L'Unione europea vara il nuovo Piano per l'efficienza energetica: CO2 tagliata dell'80% entro il 2050
La Commissione ha pubblicato la comunicazione “Energy efficiency plan”, che introduce un pacchetto di misure per razionalizzare i consumi di edilizia pubblica e privata, settore industriale e produzione energetica. L'obiettivo è di tagliare i gas serra dell'80-95% entro i prossimi quarant'anni. A breve, il Piano sarà trasformato in una proposta di legge
09 March, 2011
L'Unione europea ha varato il nuovo Piano per il risparmio energetico, che punta a ridurre le emissioni di gas serra dell’80-95% entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990. Un obiettivo molto ambizioso (secondo le stime, le politiche attuali consentirebbero al massimo un taglio del 40% nello stesso periodo), che l'Ue spera di raggiungere investendo soprattutto sull'edilizia pubblica, sulle smart grid e sul miglioramento dell'efficienza nel settore della produzione di energia. Sono questi, infatti, alcuni tra i principali temi al centro della comunicazione “Energy efficiency plan”, un pacchetto di misure destinate a privati, imprese e autorità pubbliche.
Ecco, in sintesi, le principali misure previste dal Piano:
- l'introduzione di un obiettivo vincolante per l'efficientamento dell'edilizia pubblica: le amministrazioni dovrebbero rinnovare almeno il 3% dei loro edifici ogni anno, oltre a prevedere l'inserimento di criteri di efficienza energetica negli appalti pubblici;
- l'avvio di progetti di riqualificazione di edifici privati;
- il miglioramento del rendimento energetico degli elettrodomestici;
- l'aumento dell’efficienza nella produzione di energia elettrica e termica;
- l'introduzione di requisiti di rendimento energetico per le apparecchiature industriali;
attività di consulenza e informazione per grandi e piccole imprese;
- la diffusione di reti e contatori intelligenti in grado di fornire ai consumatori informazioni sul consumo energetico.
Nei prossimi mesi, la Commissione dovrà trasformare le indicazioni contenute nell'Energy efficiency plan in una vera e propria proposta legislativa. In ballo c'è un importante contributo alla lotta contro il cambiamento climatico, ma anche un risparmio economico tutt'altro che irrilevante, soprattutto in questo momento di crescita vertiginosa dei prezzi del petrolio. Tagliare le emissioni anche di “soli” punti percentuali consentirebbe infatti di risparmiare ben 368 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio. I benefici interesserebbero anche il bilancio familiare dei cittadini europei. Con l'attuazione del Piano, infatti, Bruxelles punta a generare risparmi annuali fino a 1.000 euro per nucleo familiare.
La sfida, in ogni caso, è di quelle da far tremare i polsi. Ne è consapevole lo stesso Günther Oettinger, Commissario europeo per l’Energia, che ha dichiarato: «Nonostante i progressi raggiunti, le nostre stime mostrano che abbiamo bisogno di un’ulteriore azione decisa e coordinata in materia di efficienza energetica, senza la quale l’UE non raggiungerà il suo obiettivo di risparmio energetico del 20% entro il 2020. Costruire una strada a lungo termine è necessario per realizzare un uso efficiente delle risorse e un’economia decarbonizzata entro il 2050, portando l’Unione all’avanguardia nell’innovazione».
Per quanto riguarda l'Italia, intanto, sembrerebbero esserci buone notizie in materia di riduzione delle emissioni di CO2. Secondo Nathalie Creste Manservisi, capo unità alla direzione generale Clima della Commissione europea, il nostro Paese è infatti in linea con gli obiettivi Ue. «Attualmente - ha dichiarato a margine della presentazione del Piano europeo per il risparmio energetico - le cifre dicono che l'Italia è nella direzione giusta per raggiungere i suoi obiettivi in base ai dati dell'Annual report 2010». Il rapporto a cui Creste Manservisi ha fatto riferimento contiene dati aggiornati al 2009, il prossimo report sarà pronto nell'ottobre di quest'anno.
Il comunicato stampa dell'Unione europea.