Rinnovabili, Brunetta tenta di calmare gli animi: rivedremo il provvedimento, gli imprenditori stiano tranquilli
Il ministro della Pubblica Amministrazione interviene nell'aspro dibattito sugli incentivi alle rinnovabili, cercando di tranquillizzare gli imprenditori del settore. Secondo Brunetta, il governo potrebbe rivedere le nuove disposizioni per assicurare continuità agli incentivi e certezza del ritorno degli investimenti
14 March, 2011
«Il governo intende ancora tornare sul provvedimento in materia di energia prodotta da fonti rinnovabili e lo farà il ministro Romani con i colleghi competenti, tra qui quelli di Ambiente e Infrastrutture». Il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, ai microfoni di Rtl, getta acqua sul fuoco delle proteste scatenate dalle associazioni delle rinnovabili in seguito all'approvazione, lo scorso 3 marzo, del decreto sugli incentivi all'energia “green”.
«Sul tema - ha infatti aggiunto Brunetta - darei una parola di tranquillità. Dico a tutti gli imprenditori che hanno fatto investimenti che non ci sarà nessun azzeramento o misura drastica negativa, ma un ripensamento e una revisione sempre in chiave europea». Sul destino degli incentivi per le rinnovabili, dunque, non sarebbe ancora scritta l'ultima parola. «Il governo – ha dichiarato inoltre il ministro – darà equilibrio e trasparenza sugli obiettivi di lungo periodo». Secondo Brunetta, la revisione del sistema di incentuvazione è in ogni caso necessaria, ma non porterà a un blocco del settore. «Ci siamo accorti – ha spiegato – che nel passato la quantità di incentivi che veniva data alle rinnovabili era francamente eccessiva e che era un settore drogato. E quindi aveva la necessità di una revisione, non di un annullamento. Revisione che è in corso».
«Gli incentivi - ha concluso il ministro - se ben dosati fanno bene ai settori, se eccessivi stravolgono equilibri ecologici, ambientali e settoriali».