Incentivi alle rinnovabili, la Regione Emilia Romagna chiede di non cancellarli
Stavolta tocca all'assessore alle Attività produttive della Regione Emilia Romagna chiedere al governo di mantenere gli attuali incentivi alle rinnovabili almeno fino alla fine dell'anno, per non mettere a rischio gli investimenti in corso. Muzzarelli chiede inoltre l'apertura immediata di un tavolo tecnico nazionale per l'energia
30 March, 2011
Dopo interventi analoghi della Liguria e del Veneto, anche la Regione Emilia Romagna dice la sua a proposito degli incentivi alle fonti rinnovabili, chiedendo al governo nazionale di non cancellare i sussidi e mettere a rischio gli investimenti in corso. «Proseguire con gli attuali incentivi per le fonti di energia rinnovabili sino al 31 dicembre, realizzare un piano fino al 2016 per il sostegno prioritario a specifiche attività come autoconsumo e attivare immediatamente un tavolo nazionale per l'energia». Queste, infatti le richieste avanzate dall'assessore alle Attività produttive dell'Emilia Romagna, Gian Carlo Muzzarelli, intervenuto alla Commissione politiche energetiche della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.
A proposito del provvedimento sul quarto Conto energia, atteso per le prossime settimane, Muzzarelli ha inoltre sottolineato la necessità che «il Governo presenti un testo che assicuri, con serietà e responsabilità, certezze alle imprese che operano nel campo delle energie rinnovabili». La richiesta è che il testo metta al sicuro gli investimenti già in corso, mantenendo inalterati gli attuali incentivi fino al 31 dicembre e assicurandone la continuità nel modo più opportuno. «Cittadini ed imprese - ha concluso l'assessore – richiedono chiarezze e un programma strategico di lungo respiro, per non azzoppare il paese più di quanto questo Governo abbia già fatto».