Il Punto sui Rifiuti - Campania, si alla sprovincializzazione del ciclo. Il Comune individua due siti
Resta la responsabilità delle province, ma sulla base di una logica regionale dal punto di vista degli impianti. De Magistris: "La Commissione Europea ha manifestato preoccupazione per mancanza risposte chiare su gestione rifiuti. Difficile sblocco fondi comunitari"
13 April, 2011
Il Consiglio regionale della Campania dice si' alla 'sprovincializzazione'. La norma di modifica della legge regionale sul ciclo dei rifiuti, proposta dal capogruppo di 'Caldoro presidente', Gennaro Salvatore, interviene sul principio della provincializzazione della gestione rifiuti ed e' passata con 34 voti favorevoli, 11 astenuti e 5 contrari. La responsabilita' e l'autonomia della gestione del ciclo dei rifiuti resta alle province - ha precisato Salvatore - ma sulla base di una logica regionale sia per quanto riguarda l'impiantistica che lo smaltimento dei rifiuti.
"La proposta e' pienamente coerente con quando previsto dalla legge regionale rifiuti e successive modifiche, con il piano regionale rifiuti e con il processo amministrativo messo in campo dalla Regione", ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Caldoro, che ha aggiunto: "Lascia inalterate la responsabilita' delle Province, mettendo in testa alle stesse Province la logica della garanzia del sistema regionale. L'emendamento proposto supera le rigidita' di ambito e dei cosiddetti piani provinciali, rigidita' che e' il punto debole degli assetti delle responsabilita' della nostra regione e ne costituiscono una unicita' sullo scenario nazionale confermando la responsabilita' delle province ma prevedendo le responsabilita' del livello regionale nelle ipotesi in cui l'ambito provinciale non riesce a raggiungere l'autosufficienza nella gestione dei rifiuti". Tornando al piano regionale di gestione dei rifiuti, il presidente Caldoro ha sottolineato che "e' un piano complesso, che e' stato attentamente valutato in sede di verifica da parte del Governo, degli organi preposti, in particolare del ministero dell'Ambiente, e' un documento che e' oggetto di discussione anche in sede europea. Noi ci aspettiamo chiaramente un giudizio, siamo ansiosi di avere un giudizio degli organi preposti, perche' e' l'ultimo piano di una grande regione, quindi, ci teniamo che sia punto di riferimento per le programmazioni future da parte degli enti regionali".
Comune. Sono stati individuati, dal sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino, due siti di trasferenza utili a depositare i rifiuti ancora giacenti in città. I due luoghi individuati sono in via Emanuele Gianturco, nell'area est della città, e in via Santa Maria del Pianto. Le ordinanze urgenti sono state firmate per ridurre la massa di immondizia che giace sui marciapiedi cittadini e per scongiurare più gravi fenomeni di turbativa sociale, inquinamento ambientale ed emergenza sanitaria. Provvedimenti per "adempiere a un obbligo assunto in sede di riunioni presso la presidenza del Consiglio e di offrire un ulteriore contributo all'impegno che Regione Campania e Provincia di Napoli stanno portando avanti sul fronte dei rifiuti". Con la prima ordinanza viene disposto, per una durata di 120 giorni, l'impiego di due aree comunali, in via Santa Maria del Pianto e in via Emanuele Granturco (Palazzetto dello sport in disuso) da adibire allo stoccaggio provvisorio e alla trasferenza dei rifiuti che giacciono sulle strade e che sarà impossibile conferire negli impianti a disposizione del Comune di Napoli.
Ue. L'europarlamentare Idv e candidato al comune di Napoli Luigi de Magistris ha fatto sapere ieri che la Commissione europea per il controllo dei Bilanci, in modo unanime, ha approvato la relazione stilata dalla delegazione della Cont in merito alla visita che la stessa delegazione Cont ha attuato in Italia nell’ottobre 2010. Al centro della missione in Italia, l’analisi della gestione dei fondi Ue in Campania e Abruzzo. La Commissione ha dunque sottoscritto quanto evidenziato dalla delazione della Cont: la mancanza di risposte chiare e di garanzie certe rispetto alla ricostruzione in Abruzzo e sull’emergenza rifiuti in Campania. L’Ue, come già emerso in tante occasioni, manifesta preoccupazione per la cattiva gestione dello smaltimento dell’immondizia, così come deplora che il Dipartimento della Protezione civile abbia fornito, per quanto riguarda L’Aquila, dati apparentemente non corretti.
"Per quanto riguarda la Campania e Napoli - dichiara De Magistris - le responsabilità di chi ha amministrato e amministra Regione e città sono sotto gli occhi di tutti, in primis dell’Ue, alla quale continuiamo a proporre piani di smaltimento, come quello approvato dal presidente Caldoro, incapaci di guadagnare la credibilità necessaria affinchè l’Ue stessa sblocchi i fondi destinati all’Italia (145 milioni di euro) e che, giustamente, ha fino ad oggi congelato". Nella relazione, infine, viene lanciato l’allarme più generale in merito all’infiltrazione del crimine organizzato nella partita dei fondi comunitari su cui occorre vigilare con determinazione.