Quarto conto energia, il 20 aprile sciopero nazionale e sit-in di protesta del mondo delle rinnovabili
Mercoledì prossimo è in programma a Roma la conferenza Stato-Regioni sul contenuto del quarto Conto energia per il fotovoltaico. In concomitanza con l'incontro, le associazioni di settore, riunite nel network Sos rinnovabili, si sono date appuntamento a Montecitorio per una manifestazione di protesta. Le sigle sindacali, invece, hanno programmato uno scioper0 nazionale
18 April, 2011
Le associazioni delle rinnovabili non si arrendono e continuano la loro protesta contro le politiche del governo in materia di energia. Mercoledì 20 aprile, in concomitanza con la conferenza Stato-Regioni sui contenuti del IV Conto energia, il network Sos rinnovabili, costituito da imprese e associazioni del settore, si è dato appuntamento a Roma per un sit-in di protesta. La manifestazione è in programma a partire dalle ore 15 in piazza Montecitorio, sede della decisiva conferenza tra i rappresentanti delle amministrazioni regionali e dei ministeri interessati. Per favorire la riuscita del sit-in, la rete di Sos rinnovabili ha invitato le imprese a portare in piazza tutti i loro dipendenti, molti dei quali rischiano il licenziamento o la cassa integrazione a causa del taglio degli incentivi.
I sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, intanto, hanno programmato, sempre per la giornata di mercoledì, uno sciopero nazionale dei lavoratori del comparto del fotovoltaico. In concomitanza con lo sciopero si svolgerà, sempre a Roma, una grande manifestazione nazionale, a partire dalle 11, davanti al ministero dello Sviluppo economico. L'incontro di mercoledì sarà importante per la definizione dei contenuti del quarto Conto energia per il fotovoltaico, che gli operatori del settore attendono di conoscere da settimane. Secondo le prime indiscrezioni, il governo starebbe lavorando a una bozza che prevede un taglio immediato delle tariffe incentivanti di un 25% rispetto a quelle attuali, e l'introduzione di una soglia annua della potenza installabile (e incentivabile), ipotesi che ha gettato letteralmente nel panico gli addetti ai lavori.