Mobilità, apertura sperimentale delle corsie preferenziali anche ai motorini
La sperimentazione partirà dopo il primo maggio e durerà due mesi. Via Ostiense, via Gregorio VII, la corsia di largo Argentina e via dell’Amba Aradam tra le strade probabilmente interessate. La decisione è stata annunciata da Alemanno. Critiche da opposizione, utenti del Tpl e tassisti
19 April, 2011
Corsie preferenziali aperte ai motorini. Per adesso, si tratterà di una sperimentazione. Partirà dopo il primo maggio, durerà due mesi e riguarderà, almeno all’inizio, solo alcune corsie campione. La decisione è stata presa dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, dopo un incontro in Campidoglio con l'assessore alla Mobilità Antonello Aurigemma e l'attore Max Giusti, che si era fatto promotore di quest'idea con un articolo scritto su Il Messaggero, che per primo ha appoggiato l'iniziativa. Le corsie preferenziali sono già aperte alle due ruote in altre grandi città europee, tra cui Milano, Londra e Madrid.
Le strade interessate saranno quasi certamente via Ostiense, via Gregorio VII, la corsia di largo Argentina e via dell’Amba Aradam. La lista sarà definita in un vertice tra l’assessore Aurigemma e gli esperti dell’Atac, dell’Agenzia della Mobilità e della polizia municipale. E subito dopo sarà adeguata la segnaletica stradale. «Partiremo con poche aperture di corsie preferenziali. Così facendo vedremo gli effetti e l'impatto sulla viabilità. Ci saranno delle corsie campione e per questo al momento ci sono dei sopralluoghi in corso», ha spiegato l’assessore.
Alemanno si è detto soddisfatto e pronto a confermare il provvedimento dopo la sperimentazione: «Se l'idea funziona la estenderemo in tutta Roma perché i motociclisti meritano il riconoscimento per il loro sacrificio quotidiano». La proposta ha raccolto numerosi consensi a partire dal vicesindaco Mauro Cutrufo che sul tema ha presentato anche un disegno di legge in Parlamento che prevede, tra l’altro, la possibilità per le moto di percorrere la corsia di emergenza del Raccordo Anulare. Lo stesso comandante dei vigili, Angelo Giuliani, si è detto favorevole alla sperimentazione purché non siano prese in considerazione né le corsie dove passano i binari del tram, né l’apertura anche alle minicar.
Dal sondaggio lanciato dal sito internet del Messaggero, è risultato che due lettori su tre sono favorevoli. Ma in rete si moltiplicano le reazioni negative. In molti fanno notare che la misura rallenterà di molto il trasporto pubblico e renderà ancora più complicata la vita di ciclisti e pedoni. Un lettore del Messaggero sottolinea che «fare l'esperimento a maggio-giugno, con il bel tempo e le scuole in chiusura, potrebbe non rappresentare correttamente lo scenario di un giorno di dicembre piovoso e buio».Il coordinamento Roma Ciclabile boccia la proposta senza mezzi termini: «Invece di invertire la direzione, l’Amministrazione comunale sembra dire ai suoi cittadini: continuiamo a potenziare le forme di mobilità insostenibile perché intanto sulla mobilità sostenibile non siamo capaci di fare niente». Il gruppo di associazioni di ciclisti fa però anche una richiesta esplicita: «Siamo contrari a questo progetto; se comunque verrà perseguito chiediamo che questo sostegno alla mobilità insostenibile sia compensato con azioni e investimenti altrettanto o più significativi sulla mobilità sostenibile. Ad esempio impegnandosi a realizzare, contestualmente, altrettanti chilometri di percorsi ciclabili protetti quanti sono quelli delle preferenziali aperte alle moto. Chiediamo che l’assessore all’ambiente, che si è impegnato a sostenere il Piano Quadro della mobilità ciclabile, dia un segnale forte in questo senso, si esprima contro questa decisione, con la rapida approvazione del Piano e la sua concreta attuazione».
Contrari anche i tassisti romani. «Rispetteremo le decisioni del sindaco Alemanno di aprire le corsie preferenziali ai veicoli a due ruote, ma non riusciamo a nascondere le nostre perplessità al riguardo», dice il leader di Uritaxi, Loreno Bittarelli.
L’Aduc (Associazione diritti utenti e consumatori) si dice «in totale disaccordo: «L'apertura ai 400.000 e passa centauri significherebbe l'addio alla possibilità di rendere un servizio pubblico degno di questo nome, per non parlare dell'aumento delle probabilità di incidenti in una città che è tra i primi posti in Italia per infortunistica stradale». Critico anche il Pd: «E' assurdo che mentre aumentano i problemi dei mezzi pubblici - attacca il consigliere provinciale del Pd Giuseppe Lobefaro - lenti a causa delle poche preferenziali, gli ingorghi e la mancanza di progetti e investimenti seri, pur di racimolare qualche consenso dai beneficiati, il sindaco non esiti a sostituire l'assessore al traffico con un comico, molto bravo e stimabile, ma che certo non è un tecnico, né un esperto di trasporti e pianificazione urbana». Comico che non manca di esprimere tutta la propria soddisfazione: «Sono contento di aver avuto quest'idea. Penso che moto e scooter sulle corsie preferenziali sia una cosa da provare. Non so se risolva il problema della viabilità ma sicuramente l'aiuterà», ha commentato Max Giusti .