Il Punto sui Rifiuti: 1500 tonnellate a terra. Il CO.RE.ri. accusa la Regione
Com'era prevedibile la Pasqua è stata caraterizzata dai cumuli di rifiuti per le strade di Napoli e Provincia. Il CO.RE.ri. accusa la Regione: "Sulla questione rifiuti sta accadendo una cosa molto grave: la Regione sta dando attuazione alla Proposta di Piano Regionale senza consultare le popolazioni interessate prima ancora che la stessa proposta venga approvata in Consiglio Regionale e diventi un vero e proprio piano"
26 April, 2011
Flop ampiamente prevedibile dell'operazione "Pasqua pulita" a Napoli e provincia: sono ancora 1500 le tonnellate di immondizia in strada e la soluzione è ben lontana dall'essere attuata.
Il Coordinamento Regionale Rifiuti della Campania, intanto, accusa la Regione Campania: starebbe attuando la proposta di piano prima che la stessa venga approvata dal consiglio regionale, e senza una consultazione con le popolazioni interessate, mettendo a rischio lo sblocco dei fondi europei. E' quanto si legge nel comunicato del CO.RE.ri.
"Con le nomine, avvenute in questi giorni, dei Commissari incaricati di realizzare gli impianti di digestione anaerobica presso gli STIR della Campania, che fanno seguito alle nomine dei Commissari per la realizzazione degli inceneritori, il Presidente Caldoro ha dato il via all’attuazione del Piano in palese violazione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica ancora in corso. Questo modo di procedere impedirà qualsiasi modifica e miglioramento al pessimo piano presentato nelle scorse settimane. Così la consultazione dei cittadini campani sul contenuto del Piano, se mai verrà realizzata, sarà l’ennesima farsa, come ormai accade da 17 anni a questa parte. Un modo per convincere l’Europa a sbloccare i fondi congelati a causa della procedura di infrazione contro la nostra regione, mostrando un rispetto formale delle regole comunitarie mentre si continua a violarle nella sostanza, facendo uso, ancora una volta, di una normativa straordinaria che non avrebbe più alcuna ragione d’essere dopo la dichiarazione governativa di fine emergenza del dicembre 2009".
Il CO.RE.ri ha messo al corrente la Commissione Europea di tale situazione.
"La Dott.ssa Pia Bucella, che capeggiava la delegazione in visita a Napoli nel novembre scorso, è stata destinata, per un normale avvicendamento, ad altro servizio ma vi è la certezza che le osservazioni del CO.RE.Ri. troveranno la stessa necessaria attenzione, in particolare sulla questione della partecipazione del pubblico ai processi decisionali, anche nel funzionario che la sostituirà. E d’altronde anche il Commissario all’Ambiente Potoçnik, pur nella differenza di visione strategica che contraddistingue la posizione del CO.RE.Ri. rispetto a quella europea, ha dimostrato attenzione al problema dei rifiuti in Campania. Purtroppo la proposta di Piano regionale non definisce obiettivi per il breve periodo, non è credibile sul lungo, non punta sul riciclo ma sull’incenerimento e non rispetta la gerarchia europea. Siamo fiduciosi quindi che, a queste condizioni, lo sblocco dei fondi europei non ci sarà. Perché, sempre secondo Potoçnik, per l'erogazione di fondi europei è necessario rispondere "a dei criteri". Il primo di questi criteri è che ci sia "un piano di gestione" valido e che non si continui ad agire in una gestione straordinaria sul tema rifiuti. “La Campania si deve attivare per rientrare nella normativa europea”. Ed è proprio una gestione straordinaria, fuori dalle regole europee, quella che la Regione Campania sta attuando in questi giorni, ricorrendo ad ordinanze commissariali in assenza di un piano di gestione. Ora l’Europa lo sa e ci aspettiamo decisioni consequenziali".