Quarto conto energia, parere unanime delle Regioni: occorrono dei correttivi alla bozza del governo
Conclusa la Conferenza delle Regioni convocata dal presidente Vasco Errani per discutere dello schema di Conto energia predisposto dall'esecutivo. I governatori chiedono all'unanimità di tutelare gli investimenti in corso e rendere più graduale il taglio degli incentivi. Sempre nella giornata di oggi si terrà la Conferenza Stato-Regioni dalla quale dovrebbe uscire il verdetto definitivo sul decreto
28 April, 2011
Fumata bianca, nonostante le divergenze iniziali, per la Conferenza delle Regioni che si è tenuta questa mattina a Roma: i governatori, convocati dal presidente Vasco Errani per discutere della bozza di Quarto conto energia elaborata dal ministero dello Sviluppo Economico, hanno raggiunto una posizione condivisa. Lo ha comunicato lo stesso presidente della Conferenza al termine dell'incontro, precisando che le Regioni presenteranno al governo una serie di emendamenti al decreto nel corso della Conferenza Stato-Regioni in programma sempre nella giornata di oggi.
Diversi gli interventi correttivi suggeriti dai governatori, che non si discostano molto dalle richieste avanzate nelle ultime settimane dalle associazioni e dalle imprese del settore fotovoltaico. «All'unanimità – ha dichiarato Errani – la Conferenza delle Regioni ha deciso di presentare emendamenti per correggere il decreto chiedendo la salvaguardia degli investimenti in corso e un decalage degli incentivi più morbido per il futuro che deve garantire la crescita del settore». Prima di tutto, dunque, le Regioni chiedono di salvaguardare gli investimenti già effettuati, per tutelare la filiera delle rinnovabili, che ha già ottenuto una crescita significativa nonostante la crisi economica e che secondo i governatori presenta un valore strategico per il futuro energetico e occupazionale del Paese. Inoltre, i presidenti regionali raccomandano di ridurre gli incentivi in modo graduale, senza rischiare di arrestare o rallentare la crescita del settore. Infine, la Conferenza chiederà all'esecutivo di promuovere la bonifica dell’amianto e la contestuale installazione di impianti fotovoltaici (tra l'altro, proprio oggi si celebra la Giornata mondiale in memoria delle vittime dell’amianto, ndr).
Nelle prossime ore si capirà se il governo ha intenzione di accogliere le richieste delle Regioni e delle aziende del settore, ma proprio ieri, durante il "question time" alla Camera, il ministro Romani ha difeso ancora una volta il provvedimento sulle rinnovabili che porta il suo nome, definendolo adeguato ad «offrire strumenti di incentivazione efficaci per favorire lo sviluppo della filiera». Un parere che sembra condiviso dal ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, secondo cui «il nuovo provvedimento sulle rinnovabili è equilibrato, attento allo sviluppo del settore, assicura gli investimenti in corso e crea un quadro normativo positivo per gli investimenti futuri». Gli operatori delle rinnovabili, in ogni caso, guardano con particolare apprensione alla Conferenza Stato-Regioni di oggi (inizialmente l'incontro avrebbe dovuto tenersi una settimana fa, ma le Regioni avevano chiesto più tempo per giungere a una posizione condivisa, ndr), e sperano che ponga fine all'incertezza normativa che sta paralizzando l'intero settore. Il termine fissato dal decreto Romani per la definizione del Quarto conto energia scade il prossimo 30 aprile.