Quarto conto energia, dalle Regioni parere negativo. Ma il governo non si ferma
Nella Conferenza Stato-Regioni sul Conto energia i governatori bocciano il decreto, considerato inadeguato a tutelare gli investimenti in corso. Contestata anche la scarsa gradualità nel taglio degli incentivi, ma Romani e Prestigiacomo domani, venerdì 29 aprile, firmeranno comunque il provvedimento. Unica “concessione”: la proroga del Terzo conto energia fino al 31 agosto 2011. La rassegna stampa e i commenti
28 April, 2011
Salta l'accordo tra Stato e Regioni sul testo del Quarto conto energia. Nonostante le rassicurazioni del ministro Prestigiacomo, che nella mattinata (28 aprile) aveva garantito che l'intesa con i governatori era stata «quasi raggiunta», le Regioni hanno dato parere negativo al decreto che disciplina i nuovi incentivi al fotovoltaico. Lo ha annunciato, al termine del confronto, il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Vasco Errani, precisando che «sul decreto sono stati fatti dei passi avanti», ma evidentemente non sufficienti a convincere i presidenti regionali.
Due i principali nodi irrisolti: prima di tutto, secondo Errani, il decreto «non risolve i problemi dei diritti acquisiti», e inoltre non prevede la necessaria gradualità nel calo degli incentivi. «Il decalage degli incentivi, che noi condividiamo – ha commentato il presidente dell'Emilia Romagna – però ci sembra troppo brusco». Proprio questi due punti erano al centro delle richieste avanzate dalla Conferenza delle Regioni, che questa mattina era giunta a un parere unanime sui correttivi da suggerire all'esecutivo.
La bocciatura della Conferenza arriva abbastanza inattesa, dal momento che solo qualche ora prima, a confronto già iniziato, il ministro Prestigiacomo aveva indicato come unico punto di conflitto tra esecutivo e Regioni la richiesta dei governatori di prorogare il regime del Terzo conto energia fino alla fine dell'anno. «Noi su questo punto siamo contrari – aveva chiarito Prestigiacomo - e possiamo mediare fino alla fine del mese di agosto». Invece è arrivato il parere negativo, che comunque sembra non preoccupare l'esecutivo. «Il provvedimento si può modificare oppure farne uno ex novo», ha commentato il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, che però ha già annunciato per domani, 29 aprile, la firma dei ministri Romani e Prestigiacomo sul testo.
L'unica concessione del governo è la proroga del Terzo conto energia, varato l'estate scorsa e inizialmente destinato a restare in vigore fino al 2013, fino alla fine di agosto. Per il resto, Saglia rimanda qualunque ipotesi di compromesso ad eventuali provvedimenti futuri. «Avremo molti altri decreti da fare – ha concluso – e quindi ci saranno molte occasioni per correggere le norme in corso d'opera e ritrovare la condivisione piena con le Regioni».
Le contestazioni da parte del fronte del no, comunque, non si fermano. Per domani mattina alle 11, proprio in concomitanza con la prevista firma del decreto da parte dei ministri Prestigiacomo e Romani, l'associazione Sos rinnovabili ha organizzato un sit-in di protesta in piazza Montecitorio.
No delle Regioni al Quarto conto energia, i commenti
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