Ortofrutta: qualcuno comincia a metterla in rete…
Porta la Sporta racconta “l’esperimento col retino”, che ha inaugurato la Settimana di Porta la Sporta il 16 aprile 2011 nel punto vendita Simply SMA di Milano. Il racconto di Silvia Ricci
02 May, 2011
di Silvia Ricci
Lo scorso sabato 16 aprile siamo andati a Milano nel punto vendita Simply di SMA , che ha aderito per il secondo anno alla settimana nazionale Porta la Sporta con tutti i suoi 1700 punti vendita, per testare il gradimento del pubblico rispetto all'iniziativa Mettila in rete lanciata qualche mese fa.
Insieme a Simply hanno aderito alla settimana altre 19 insegne della grande distribuzione del settore alimentare e una del settore no food, sensibilizzando i clienti con manifesti, spot audio nei punti vendita, invio di newsletter, pubblicazione sul sito e sui volantini promozionali. L'adesione massiccia della GDO (anche se non totale perché alcune insegne non hanno ancora dato cenni di vita) è un dato di fatto estremamente positivo, perché dimostra che c'è una buona disponibilità da parte del mondo del retail a collaborare a progetti di sostenibilità ambientale.
Volendo però andare oltre alla promozione della sporta, cioè verso soluzioni che eliminino il ricorso massiccio alla plastica nell'alimentare, è stato comprensibilmente più difficile trovare un gruppo disposto a sperimentare un ulteriore passo aderendo all'iniziativa Mettila in rete , che prevede l'affiancamento nel settore ortofrutta della GDO di una soluzione riutilizzabile: un retino in cotone lavabile sul quale può essere apposta e rimossa l'etichetta prezzo.
Siamo perfettamente coscienti che proporre agli italiani l'utilizzo dei retini, quando ancora non sempre usano una borsa possa sembrare una pura illusione, e a maggior ragione quando non si può far leva su una convenienza economica immediatamente riscontrabile. I sacchettini del reparto ortofrutta infatti, come altri imballaggi non vengono, purtroppo, ancora percepiti dalla maggior parte dei consumatori come un costo personale né tanto meno ambientale. Tuttavia, se bisogna passare dalle dichiarazioni di intenti (espresse da varie istanze in occasione di convegni sulla prevenzione e riduzione dei rifiuti) ai fatti, mettendo in atto quello che la direttiva europea in materia di gestione dei rifiuti, recepita lo scorso anno, ci impone di attuare entro il entro il 2013 (NdR: vedi allegato) non resta altro che analizzare quali sono e dove vengono impiegati quegli imballaggi che si possono eliminare alla fonte o ridurre attraverso il riutilizzo.
Non avendo ancora potuto contare per il progetto di Mettila in rete su una collaborazione degli enti locali preposti all'educazione ambientale e riduzione rifiuti a livello regionale o provinciale, abbiamo deciso comunque di realizzare alcuni esperimenti pilota con la GDO allo scopo di sondare e preparare il terreno.
Un prima adesione è arrivata da Simply che, come ulteriore azione di partecipazione alla settimana nazionale, si è dichiarata d'accordo a testare l’affiancamento dei retini in cotone riutilizzabile ai sacchetti del reparto ortofrutta. In due momenti di grande affluenza, venerdì pomeriggio e sabato mattina, la responsabile Relazioni Esterne di SMA Paola Grossetti e lo staff di Porta la Sporta hanno approcciato circa 200 clienti del punto vendita eco-attento di via Novara 15 a Milano. Nel momento in cui i clienti andavano a servirsi dei sacchettini di plastica, è stata proposta l'alternativa del retino in cotone, consegnando in omaggio un paio di pezzi e spiegandone i vantaggi ambientali. I clienti sono stati anche informati che, qualora interessati, avrebbero trovato altri retini in vendita alle casse. Circa la metà dei clienti si è dichiarata interessata a provare i retini dimostrando di capirne le motivazioni, un terzo è stato convinto soprattutto dal fatto che si trattasse di un omaggio, mentre i restanti, pensando di essere in presenza di promoter commerciali, hanno dato risposte a caso.
Per comunicare le modalità di utilizzo dei retini e continuare la sperimentazione nei giorni successivi, sono stati anche predisposti dei cartelli agganciati ai distributori di sacchetti e guanti presenti vicino alle bilance.
Pur essendosi trattato di un test senza pretese scientifiche l'esito è stato interessante perché le reazioni e i commenti ricevuti denotavano nelle persone:
1) una scarsa informazione e consapevolezza sull'impatto che il volume di rifiuti prodotti ha nell'ambiente,
2) una difficoltà nel mettere in relazione le abitudini di consumo attuale, nello specifico di plastica, con le emergenze ambientali createsi, anche quando se ne conosce l'esistenza.
Le conclusioni che si possono trarre è che ci sia ancora molto da lavorare per aumentare la consapevolezza ambientale degli italiani sulle criticità ambientali (tra cui il cambiamento climatico, la produzione e lo smaltimento dei rifiuti) per metterli in grado di acquisire quella visione di insieme che permette di vedere le relazioni di causa ed effetto. Se i cittadini vengono informati sulle cause delle emergenze ambientali saranno maggiormente in grado di capire qual'è la loro responsabilità e quale soluzione possano offrire anche singolarmente.
Stabilito quale sia il ruolo che può giocare il singolo cittadino, risulta anche chiaro quale sia il ruolo che governi, istituzioni, aziende, mondo del retail devono giocare per mettere in condizione i cittadini di fare le migliori scelte a favore dell'ambiente, mettendo a loro disposizione prodotti e servizi a basso impatto ambientale, ma anche predisponendo un'adeguata comunicazione che li evidenzi rispetto al resto dell'offerta.
Risulta indispensabile e determinante l'attenzione che i media dovrebbero costantemente dedicare a mettere in luce non solamente i singoli prodotti ma anche quei soggetti virtuosi e innovatori che mettono in campo scelte all'apparenza difficili da attuare ma che sono all'insegna di un futuro dove bisognerà fare tanto con poco .
Ecco in allegato un primo articolo apparso su La Repubblica di Milano il 21 aprile dove si fa strada il concetto di riutilizzo come soluzione allo spreco di risorse e aumento dei rifiuti promosso concretamente dalla nostra iniziativa Mettila in rete.
Per firmare la petizione "Mettila in rete nel tuo supermercato" cliccare qui.