Consiglio dei Ministri: discussione sugli shoppers rimandata "ad una prossima seduta"
Un comunicato del CdM informa: "Il disegno di legge su proposta del Ministro dell’ambiente in materia di divieto di commercializzazione di sacchetti di plastica verrà esaminato in una prossima seduta del Consiglio"
05 May, 2011
Aggiornamenti da Palazzo Chigi: il comunicato stampa relativo al CdM n. 138 di giovedì 5 maggio 2011 riporta che "il disegno di legge su proposta del Ministro dell’ambiente in materia di divieto di commercializzazione di sacchetti di plastica verrà esaminato in una prossima seduta del Consiglio".
I punti del disegno legge ancora da chiarire:
- nel progetto pilota in cui vengono fornite le specifiche per la corretta applicazione del divieto di commercializzazione dei sacchi da asporto merci non biodegradabili si propone l’esclusione dal bando dei sacchetti di plastica con spessore superiore a 400 micron, un limite che ha suscitato sconcerto fra i produttori che lo ritengono inapplicabile e che ha fatto pensare ad un errore, ritenendo più probabile 40 micron.
(Troppo poco per gli ambientalisti).
- nello stesso progetto pilota si fa esplicito riferimento alla normativa europea UNI EN 13:432 come parametro per stabilire se un sacchetto vada considerato o no biodegradabile. I sacchetti prodotti con additivi, che non soddisfano dunque i requisiti imposti da tale normativa, sono dunque equiparati alla plastica tradizionale?
- oxobiodegradabili: questo genere di prodotti è biodegradabile al 90% e conforme alla normativa europea sulla biodegradabilità, come riportato dal comunicato stampa con cui è entrato in vigore il bando, ma resta escluso dalla normativa UNI EN 13:432. Ciò che chiedono i produttori è: "Ad oggi, dove sta scritto che non possiamo commercializzarlo, se nemmeno il bando cita espressamente la compostabilità fra i requisiti tecnici?"
- nel bando italiano non si fa accenno ai sacchettini "a nodo" utilizzati nel settore ortofrutticolo, presenti in ogni supermercato assieme ai guanti monouso, ma forse non assimilabili ai "sacchi per l'asporto merci". Come dovranno regolarsi i supermercati?
- le sanzioni: per la prima volta nel progetto pilota si parla concretamente di multe e importi per il mancato rispetto del divieto; le cifre tirate in ballo sono alte, da un minimo di 2.000 ad un massimo di 120.000 euro.
- le scorte: sarà posto un limite alla possibilità di utilizzare i vecchi sacchetti tradizionali "fino ad esaurimento" o questi continueranno a girare per mercati e negozi senza nessuna possibilità di dimostrare quando effettivamente siano stati acquistati dal fornitore?