Metro C, Legambiente scrive lettera aperta a Comune
Secondo l'associazione c'è il rischio di un arresto dei lavori nel mese di giugno per il dimezzamento dei finanziamenti. L'appello del presidente Parlati: «Il Comune convochi un tavolo con tutte le parti sociali»
06 May, 2011
«Scriviamo con forte preoccupazione per lo stop alle talpe per lo scavo della Metro C e l'avvio delle procedure di licenziamento collettivo per i dipendenti, che sarebbero state avviate dalla società di progetto. Da quanto apprendiamo, infatti, secondo i sindacati territoriali di categoria (Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil), le macchine TBM, dopo aver raggiungo la Stazione di San Giovanni nel mese di giugno si fermeranno e verranno smontate e trasferite in un'altra città, a causa del dimezzamento dei finanziamenti necessari rispetto agli stanziamenti previsti dalla precedente progettazione, per proseguire l'opera pubblica fino al Colosseo, nonché dall'enorme ritardo accumulato nell'erogazione». Inizia così la lettera aperta scritta dal presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati al sindaco di Roma Gianni Alemanno e all'Assessore alla Mobilità del Comune di Roma Antonello Aurigemma.
«Lo scenario descritto – continua la lettera – determinerebbe in sostanza un arresto dei lavori per la più grande infrastruttura pubblica della nostra città destinata a collegare con la cura del ferro migliaia di persone che quotidianamente si spostano dalla periferia verso il centro. Un arresto inaccettabile per il futuro del trasporto pubblico a Roma, dove è fondamentale liberarsi dall'insostenibile groviglio di automobili e smog che attanagliano la città e rendono l'aria sempre più irrespirabile per i nostri polmoni». La missiva si chiude con la richiesta di coinvolgimento di tutte le parti sociali: «Roma non può e non deve perdere tempo in una partita così determinante per il suo futuro. Crediamo che il trasporto pubblico metropolitano debba rappresentare il principale provvedimento strutturale per cambiare finalmente il profilo di questa città e darle il volto di capitale europea sostenibile che merita. Per questo, le chiediamo immediati chiarimenti, anche con la convocazione di un tavolo con tutte le parti sociali, ritenendo fondamentale e prioritario trovare una soluzione per garantire il proseguimento in tempi certi dei cantieri».