Dal riciclo dei rifiuti hi-tech un contributo del 3% verso gli obiettivi di Kyoto
Il riciclo di frigoriferi, congelatori, lavatrici e altri grandi elettrodomestici “bianchi” può evitare l'emissione di 3,4 milioni le tonnellate di CO2
17 December, 2008
Sono 3,4 milioni le tonnellate di CO2 che si potrebbero evitare ogni anno grazie al riciclo di frigoriferi, congelatori, lavatrici e altri grandi elettrodomestici “bianchi”. Un quantitativo pari al 3% delle emissioni di gas serra che l’Italia dovrà tagliare entro il 2020. Il dato emerge da una ricerca sul bilancio energetico e ambientale dei Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) presentata nei giorni scorsi a Roma durante il convegno “Il contributo di Ecodom agli obiettivi di Kyoto”, organizzato dal consorzio Ecodom, che rappresenta 41 aziende consorziate che sommano il 70% del mercato dei grandi elettrodomestici. Secondo i dati della ricerca, condotta dall’istituto Ambiente Italia, sono oltre 6 milioni i grandi e piccoli elettrodomestici presenti nel nostro Paese. Su 258mila tonnellate, almeno 97mila contengono clorofluorocarburi (Cfc) e idroclorofluorocarburi (Hcfc), gas responsabili dell’assottigliamento dello strato di ozono stratosferico. La gestione, a fine vita, di tutti i frigoriferi, congelatori, lavatrici, forni, e degli altri rifiuti hi-tech prodotti ogni anno, consentirebbe, tra l’altro, il recupero di 230mila tonnellate di materie prime seconde (ferro, alluminio, rame, plastiche, vetro) da re-immettere nel processo produttivo; una riduzione delle emissioni di gas ozono lesivi di 423 tonnellate (il 40% del totale nazionale) e un recupero energetico di 119mila tonnellate equivalenti di petrolio (il fabbisogno di una città di 40mila abitanti).
“Sono dati che confermano l’importanza di assicurare la piena operatività del sistema di gestione dei Raee in Italia - ha spiegato il presidente di Ecodom Piero Moscatelli -ogni anno ciascun italiano produce 17 kg di rifiuti elettrici ed elettronici. Di questi ne vengono attualmente riciclati soltanto 2 kg, troppo pochi rispetto ai Paesi europei più virtuosi”. Al momento Ecodom ha raccolto 60mila tonnellate di questi rifiuti, sul potenziale di 258mila tonnellate.