Il Punto sui Rifiuti – A Napoli ancora caos immondizia
L'emergenza ormai non va più a fasi alterne: è perenne. Così come le proteste dei cittadini: i cassonetti rovesciati e i cumuli incendiati sono ordinaria amministrazione. Intanto prosegue la guerra di numeri tra Ufficio flussi regionale e Asìa
19 May, 2011
L'emergenza ormai non è più a fasi alterne: è perenne. L’Ufficio Flussi ha dichiarato oggi che sono state conferite negli impianti regionali 1470 tonnellate di rifiuti provenienti da Napoli città. Precisa inoltre che sempre per quanto riguarda il capoluogo, dalla mattina di mercoledi sono state smaltite 800 tonnellate: alla luce di questi dati si stima una giacenza nelle strade pari a 1000 tonnellate. Secondo Asìa invece sarebbero 3mila le tonnellate di immondizia giacenti.
In città infatti è ancora caos. Ieri sera, a Fuorigrotta, a pochi metri dall’accesso della Galleria Laziale, cassonetti e sacchetti a perdere sono stati trascinati al centro della carreggiata da un gruppo di persone. L'intervento della polizia, che ha spostato i contenitori della nettezza urbana ha permesso la ripresa della normale circolazione. Ma i blocchi e le proteste proseguono a macchia di leopardo in tutta la città: non diminuisce infatti il numero di cumuli dati alle fiamme. I vigili del fuoco nella sola notte tra martedì e mercoledì, hanno effettuato circa 30 interventi. In molti punti di Napoli, l’immondizia è stata sparpagliata lungo le carreggiate; segnalazioni, anche alla polizia, sono pervenute per corso Amedeo di Savoia, via don Bosco, via Pasquale Scura, viale Traiano a Soccavo. Cumuli incendiati a Fuorigrotta e centro storico della città, come in via Santa Teresa degli Scalzi e via Monteoliveto.
Il problema è sempre lo stesso: mancano i siti e la differenziata è al palo. Mentre la terza linea dell’inceneritore di Acerra è ancora ferma l’Asìa lancia l’allarme sversamenti: «Per ripulire Napoli ci devono assicurare la possibilità di scaricare negli impianti di trattamento o in discarica circa 1000 tonnellate di rifiuti da mezzanotte alle sei del mattino – ha affermato il presidente dell’Asia Claudio Cicatiello». Per i vertici dell’Asia a terra vi sarebbero giacenze per circa 3000 tonnellate di rifiuti: «Se ci consentono di avere i camion liberi per le prime ore del mattino – spiega Cicatiello – noi possiamo fare una raccolta straordinaria quotidiana per circa 300 tonnellate». Sul fronte degli impianti l’Ufficio Flussi segnala che in quello di Santa Maria Capua Vetere si è registrato un guasto al macchinario che consente di prelevare i rifiuti dalla vasca in cui vengono immessi. Per questo i camion provenienti da Napoli e inizialmente indirizzati verso quello Stir sono stati dirottati su altri impianti della provincia di Napoli.
Riapre intanto la discarica di Savignano Irpino che, a partire dai prossimi giorni, tornerà ad accogliere la frazione umida frutto della lavorazione dello Stir di Pianodardine.
I comuni della provincia continuano invece a conferire regolarmente i rispettivi rifiuti: recuperi considerevoli si registrano ad Afragola, dove sono state smaltite 115 tonnellate su una produzione di 80; Pozzuoli, che ne ha conferite 100, 20 in più della produzione quotidiana; Melito, che ne ha sversate 70 (e ne produce 45 al giorno); Casoria, che è riuscita a recuperare 30 tonnellate (ne produce 60 e ne ha conferite 90).