Un vento di scontentezza soffia su [To]Bike
A quasi un anno dall'avvio del servizio, gli abbonati a [To]Bike non sembrano essere soddisfatti del bike sharing torinese: tanti i malfunzionamenti, troppo poche le ciclo-stazioni... Eco dalle Città ha raccolto le voci scontente su Facebook e attraverso alcune interviste. E voi cosa pensate del bike sharing sotto la Mole? Lasciate i vostri commenti!
23 May, 2011
Biciclette senza cavalletto, con il sellino rotto o il "cestino scassato", con i freni che non funzionano. Il popolo di [To]Bike - il bike sharing torinese attivo da un anno - non sembra essere molto soddisfatto del servizio. Sulla pagina Facebook "Ufficio stampa [To]Bike" fioccano infatti le lamentele. Oltre a segnalare pezzi mancanti o malfunzionamenti dei mezzi a due ruote, gli utenti avvertono anche quando le ciclo-stazioni sono deserte oppure non collegate all'elettricità, raccontando i conseguenti disagi e ritardi. Sono in molti, poi, a chiedere di installare nuove stazioni in aree della città attualmente non servite: ad esempio zona Parella, dintorni del Politecnico, della palazzina universitaria Einaudi e della Facoltà di Economia.
Di seguito, una selezione di alcuni dei post più significativi lasciati sulla bacheca di Facebook dagli abbonati [To]Bike.
Mezzi guasti
"Ma queste bici non sono un po' troppo sgangherate per essere nuove di pacca!?"
"Avevo segnalato una bici alla stazione Sommelier con il pedale sinistro nel cestino. Ora il cestino non c'è più e il pedale e nel porta cestino! Potete fare qualcosa???"
Ciclo-stazioni guaste
"Ieri mattina, ore 10 circa, la stazione Molinette 2 non da' segni di vita... Vado a piedi fino a corso Vittorio. Questa notte... ore 5.30 circa... La stazione Valentino 1 non da' segni di vita... Torno a casa A PIEDI... MOLTO MOLTO IRRITATA! La settimana scorsa ho fatto due volte ritardo a lavoro per lo stesso motivo... Ho pagato per un servizio non troppo eccellente! Devo comprarmi un'altra bicicletta sperando che non me la rubino (per la terza volta)... O magari una bella macchina ad alto consumo?"
Suggerimenti
"Bike of Tomorrow. Tentativo di indicare come potrebbero essere i futuri mezzi di [To]Bike, quando gli attuali verranno sostituiti o affiancati da nuovi. Sellino la cui imbottitura non trattenga l'acqua, per non bagnarsi i pantaloni quando ormai non piove più da un po'"
"Un suggerimento: cosa ne pensate di attivare un numero a cui gli utenti possano inviare un sms per segnalare una bici guasta, una stazione fuori servizio, una stazione vuota o piena... Potreste facilmente rendervi conto di quanti siano i problemi evidenti dell'usufruire del servizio attualmente"
Commento di un altro utente
"Sì, anche perché io ho provato un giorno a chiamare il numero verde e sono riuscito a parlare con un operatore dopo circa tre ore!"
Turisti
"E' possibile che in un anno di [To]Bike a nessuno sia mai venuto in mente di rendere il servizio accessibile ai turisti? Stamattina diversi alpini mi han chiesto come si potevano utilizzare le bici... Io stesso ho dovuto spiegare quanto il servizio NON sia pensato per i turisti... Ora tutto ciò ha poco senso. Quante migliaia di turisti hanno affollato Torino nell'ultimo anno? Quante manifestazioni ci sono state, di vario carattere? Basti pensare all'ostensione della Sindone, le celebrazioni per Italia 150, la Biennale Democrazia e poi adesso gli Alpini, il Giro d'Italia e ne continueranno (grazie al cielo!) ad arrivare! E nessuno si impegna, che ne so, per far installare qualche biglietteria automatica, almeno nelle stazioni ritenute "strategiche"?
Risposta dell'Ufficio stampa [To]Bike
"Sono centinaia i turisti che in questi mesi hanno utilizzato e continuano a utilizzare il servizio [TO]Bike. Sbagli nel dire che si tratta di un servizio NON pensato per i turisti. Al contrario al di là delle soluzioni di abbonamento giornaliero e settimanale, è stato sviluppata una Formula di abbonamento proprio per venire incontro a chi vuol girare la città in bici: si tratta di 4foryou, un pacchetto di 4 ore di utilizzo del servizio" [Ndr: siamo andati a cercare la formula 4foryou sul sito, ma non l'abbiamo trovata]
"Segnalazione da Porta Nuova, Info point turistico. Turista ha comprato l'abbonamento giornaliero, ha problemi a prendere la bicicletta, si lamenta perché il numero verde non funziona. Cosa deve fare un turista che ha un problema se l'ufficio e il numero verde sono chiusi???? Abbiamo fatto una pessima figura"
Delusione
"Oramai il servizio sta diventando inadeguato. Di questo passo, continuando a non trovare biciclette, non rinnoverò l'abbonamento con immenso dispiacere. Per favore, non fate fallire questa ottima iniziativa"
"Queste nuove stazioni? Sono mesi che dico che il servizio è fermo... Ma come è possibile? A cosa è dovuta l'immobilità? Io sostengo il servizio, ma ora mi sarei un po' stufato"
Le impressioni non sono entusiaste anche quando si parla a tu per tu con gli abbonati. Eco dalle Città ha intervistato tre utenti del bike sharing alle prese con l'aggancio della bicicletta, i quali hanno contribuito a esprimere malumore.
V., 33 anni, abbonata a [To]Bike da ottobre 2011
"Potenzialmente è un servizio molto bello e utile, ma il problema principale è che il più delle volte mi capita di non trovare le bici nelle stazioni e così finisco per farmela a piedi. Per me è dunque un servizio su cui non è possibile fare affidamento per la mobilità cittadina. Inoltre, faccio presente che non esistono bici con i seggiolini per i bambini. Per non parlare poi dei numerosi mezzi guasti: freni che non funzionano, pedali rotti, cestini assenti".
G., 31 anni, abbonato a [To]Bike dal giugno 2010
"In questi ultimi tempi ho avuto l'impressione che stia diminuendo la disponibilità di biciclette. E così devo girare più stazioni per trovare una bici a disposizione. Mi chiedo: se è aumentato in modo non previsto il numero degli utenti, gli organizzatori del servizio cosa hanno previsto per affrontare la situazione? Aumenterà il numero di bici e di ciclo-stazioni?"
S., 51 anni, abbonata a [To]Bike da sempre
"Quando torno a Torino durante la notte, mi capita di non trovare bici né Porta Susa né a Porta Nuova. Se sono in ritardo e all'ultimo decido di recarmi alla ciclo-stazione per prendere poi il treno,magari è disattivata. Se devo prendere un autobus che mi porta fuori Torino, l'ultima stazione utile è in corso Regina, ma essendo piena mi tocca lasciare sì la bici lì, ma sganciata. Insomma, il sistema non è affidabile!"
3 commenti
Scrivi un commentoGuido
15.09.2017 11:09
Vorrei solo ricordare che se ci ritroviamo le biciclette rotte o comunque rovinate, non bisogna addossare la colpa a chi organizza il servizio, ma a quei deficienti che le hanno rovinate.
Guido
15.09.2017 11:09
Vorrei solo ricordare che se ci ritroviamo le biciclette rotte o comunque rovinate, non bisogna addossare la colpa a chi organizza il servizio, ma a quei deficienti che le hanno rovinate.
Lorenzo
26.09.2011 13:09
Personalmente non rilevo tutti i problemi segnalati nell'articolo:
1) l'estensione del servizio in altre zone della città mi pare sia già in fase di studio, essendo questo un progetto pilota non ci si può lamentare nè dell'area scelta nè della capillarità delle stazioni
2) è vero, ammetto che qualche volta le bici sono rotte, ma se analizziamo in che modo ci rendiamo conto che non è un problema nel gestire il servizio, ma è ciò che ci meritiamo (almeno globalmente) in quanto popolo incivile: infatti i danni maggiori sono asportazioni di pezzi (fanali, campanelli, cestini) oppure danni così ingenti da non poter essere attribuiti ad altro se non al vandalismo; toccherebbe ai cittadini stessi impedire impedire almeno una parte di questi REATI (di questo infatti si tratta), DENUNCIANDO le persone coinvolte (e non mi riferisco solo al bike sharing, ma a scritte su autobus e monumenti, panchine rotte, cassonetti bruciati, ...)
3) il servizio è accessibile ai turisti, lo dimostra il fatto che in tutte le statistiche (6 mesi, 1 anno, ...) il numero di turisti che sfruttano il servizio è in continua e notevole crescita; è vero tuttavia che la formula 4foryou non è minimamente segnalata sul sito ufficiale ed anche in altri canali non è sponsorizzata come meriterebbe
4) escludendo la fascia oraria notturna, in cui effettivamente in alcune stazioni non vi sono bici (es. Politecnico, ma immagino sia voluto, per lasciare molti stalli liberi e consentire l'aggancio di molte bici la mattina), durante la giornata se in una stazione non ci sono bici libere entro 2-3 (massimo 5) minuti qualcuna viene depositata, basta aspettare un po' (pochi minuti, meno di un autobus)
Questi miei commenti non vogliono assolutamente esaltare oltre ogni limite il servizio bike sharing del comune di torino, ma posso dire, anche alle luce di comparazioni (anche pratiche) con altre citta italiane (Milano, Roma, ...) ed europee con servizi analoghi, che la situazione non è così drammatica ed anzi, a mio parere, vi sono le basi e l'interesse dimostrato dalla popolazione per estendere e potenziare il servizio, sia in qualità che in quantità.