Nasce il Consorzio Unico delle province di Napoli e Caserta
Scompaiono gli otto consorzi di bacino, a cui finora era stata affidata la gestione della raccolta differenziata dei comuni delle due province. Obiettivo: ridurre gli sprechi
19 December, 2008
19 dicembre, a partire da questa data 98 sindaci dei comuni delle province di Napoli e Caserta, danno l'addio agli otto consorzi di bacino, di cui gli stessi comuni si sono avvalsi per anni per la gestione del servizio di raccolta differenziata. I consorzi, la cui abolizione è stata decisa attraverso l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 31 luglio 2008 n. 3695, erano già stati definiti dalla commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti enti di intermediazione burocratico- clientelare.
Nasce, quindi il Consorzio Unico delle province di Napoli e Caserta, che in seguito prenderà il nome di “Consorzio” e che avrà sede legale a Caserta. Per meglio rispondere alle esigenze del comuni coinvolti, il Consorzio sarà organizzato in Articolazioni Territoriali che, in una prima fase, coincideranno con il territorio dei disciolti consorzi di bacino e saranno denominate NA1, NA2, NA3, NA4, CE1, CE2, CE3, CE4.
Il Consorzio si occuperà dei servizi di nettezza, raccolta, trasporto, smaltimento, trattamento e riciclaggio dei rifiuti, (intero ciclo dei rifiuti); dello spazzamento stradale; della gestione di siti di stoccaggio provvisorio e definitivo di rifiuti. Potranno, inoltre, essere effettuati servizi di gestione tecnica di impianti, che abbiano attinenza con i servizi legati alla raccolta differenziata.
In prima convocazione, il presidente del Consorzio unico di Napoli e Caserta sarà eletto nei prossimi giorni. Nell'eventualità non dovesse essere trovata l'intesa su un nome, sarà designato il sindaco del Comune più grande, in questo caso toccherà al sindaco di Aversa, coadiuvato dai sindaci dei due comuni più piccoli.
Con lo scioglimento degli otto consorzi di bacino vengono cancellati incarichi ben remunerati. Nello specifico, si tratta di 4 presidenze; 16 posti da consigliere; 4 commissari; 4 subcommissari; 24 componenti del collegio dei revisori; 8 direttori generali.