Grid parity fotovoltaica, per l'Università di Padova mancano solo tre anni (al sud)
Uno studio realizzato da un team di ricercatori stima che al sud Italia l'energia solare sarà conveniente anche senza incentivi già nel 2014. Nel resto del Paese l'attesa sarà di poco più lunga, e i tempi si accorciano ulteriormente per gli impianti più grandi
25 May, 2011
La grid parity, ovvero l'equivalenza di costo tra energia “tradizionale” e fotovoltaica, è davvero vicina. Lo sostiene uno studio realizzato dall'Università di Padova per conto di Conergy Italia. Secondo la ricerca, condotta da un team di studiosi diretto da Arturo Lorenzoni, nell'Italia meridionale produrre l'elettricità in casa con i pannelli fotovoltaici piuttosto che acquistarla dalla rete sarà conveniente anche senza incentivi già nel 2014. In realtà, per gli impianti più grandi, di potenza superiore ai 200 kWp (kilowatt di picco), questo succederà addirittura a metà del 2013. Bisognerà attendere un po' di più nelle altre zone d'Italia, dove le condizioni di irraggiamento non sono altrettanto favorevoli, ma i tempi sembrano comunque piuttosto rapidi. Al centro Italia, infatti, l'energia solare sarà competitiva rispetto a quella convenzionale nel 2016 per i piccoli impianti (3 kWp) e un anno prima per quelli da 200 kWp. Un anno in più, infine, sarà necessario nelle regioni del nord, dove la grid parity in autoconsumo si raggiungerà nel 2017 per i piccoli impianti e nel 2016 per quelli con potenza maggiore.
Il lavoro dei ricercatori padovani ha tenuto conto di diversi fattori. Prima di tutto, il team di Lorenzoni ha considerato l'andamento previsto dei costi di moduli, componenti e impianti fotovoltaici. I moduli, ad esempio, dovrebbero passare dai circa 1,4 euro/Wp attuali a circa 1 euro/Wp entro il 2013. Un calo significativo dei costi, che farebbe scendere di conseguenza anche il prezzo dell'impianto completo: per i piccoli impianti, si passerebbe dai circa 3.600 euro/kW attuali a 2.800 nel 2014, mentre per le installazioni maggiori il prezzo calerebbe dai circa 2.800 euro/kWp attuali a circa 2.000 nel 2014. «Con la riduzione delle tariffe incentivanti – sostiene lo stesso Lorenzoni – i prezzi caleranno anche più rapidamente del previsto». La riforma dei sussidi per l'energia fotovoltaica, infatti, ha ridotto drasticamente le installazioni negli ultimi mesi, facendo calare i prezzi dei componenti.
Lo studio dell'Università di Padova anticipa leggermente la grid parity fotovoltaica in Italia rispetto ad altre recenti previsioni, come quella pubblicata dall'Epia qualche settimana fa. Una leggera divergenza spiegabile col fatto che i calcoli di Lorenzoni si concentrano sull'autoconsumo e non sulla produzione da immettere in rete: assumono cioè che tutta l'elettricità prodotta venga consumata in loco ed entri in concorrenza con l'elettricità acquistata dalla rete. Per essere il più possibile realistico, lo studio ha tenuto conto anche dei tassi di interesse e di un realistico tasso di aumento della bolletta elettrica media nei prossimi anni. Da questo punto di vista, i ricercatori hanno ipotizzato un rincaro del di poco superiore al 3%, un valore che in realtà potrebbe risultare addirittura sottostimato in seguito a un non improbabile aumento del prezzo del petrolio. In questo caso, naturalmente, il raggiungimento della grid parity sarebbe ancora più imminente.
(Immagini Qualenergia.it)