Il Giappone riparte dall'energia solare: pannelli su ogni casa entro il 2030
Secondo un quotidiano nipponico, il premier Kan avrebbe intenzione di lanciare un ambizioso progetto di solarizzazione totale del Giappone. Intanto, un imprenditore miliardario finanzierà la costruzione di dieci impianti fotovoltaici proprio nelle zone colpite dal terremoto e dallo tsunami di marzo
25 May, 2011
Allontanare lo spettro della contaminazione nucleare con l'energia fotovoltaica. È quello che proverà a fare il Giappone, ancora alle prese con la tragedia di Fukushima, e la ricostruzione post terremoto da avviare. In perfetto stile nipponico, la “rivoluzione solare” sarà in grande stile. Secondo il quotidiano Nikkei, infatti, il premier Naoto Kan ha intenzione di annunciare a breve un colossale progetto di “solarizzazione” che prevede, entro il 2030, l'installazione di pannelli fotovoltaici su ogni abitazione e costruzione del Giappone. L'obiettivo è ambizioso, vista soprattutto la popolazione considerevole dell'arcipelago giapponese, che conta quasi 130.000.000 abitanti, e considerata la grave situazione dell'area colpita dal sisma di marzo.
In attesa del rivoluzionario annuncio, intanto, il miliardario Masayoshi Son, Ceo della società di telecomunicazioni giapponese Softbank, ha già dichiarato di voler costruire dieci nuovi impianti fotovoltaici proprio nelle aree colpite dal tremendo tsunami dello scorso 11 marzo. Son ha annunciato che investirà nel progetto ben 97 milioni di dollari, mentre i fondi restanti saranno messi a disposizione dai governi locali e dalle banche rientranti nella “Eastern Japan solar belt”, il programma di recupero delle aree colpite dalla catastrofe. La speranza del miliardario giapponese è che la sua iniziativa serva a orientare verso le rinnovabili tutta la politica energetica nazionale. «Vogliamo impostare il Consiglio considerando in che maniera si possa creare uno slancio iniziale verso l’espansione naturale della produzione di energia elettrica in modo concreto e veloce - ha dichiarato Son - Credo che possiamo ottenere un risultato significativo combinando diversi tipi di fonti di energia naturale in modo adeguato in ogni regione».