Il Punto sui Rifiuti – Napoli verso azzeramento giacenze. Legambiente: «Bertolaso non mantenne le promesse»
L’annuncio da parte dell’Ufficio Flussi della Regione secondo cui i cumuli ancora presenti in città «sono ascrivibili alla produzione quotidiana». Il direttore di Legambiente Campania, Del Giudice, intanto denuncia: «La soluzione è la differenziata, nessuno in campagna elettorale ne ha parlato ma gli impianti di compostaggio sono già pronti. Fu Bertolaso a non mantenere le promesse»
27 May, 2011
Alle 12.30 di venerdì 27 maggio, in base ai dispositivi dell'Ufficio Flussi della Regione Campania, la città di Napoli ha conferito agli impianti 1250 tonnellate di rifiuti, quantitativo pari alla produzione quotidiana. Nella giornata di ieri sono state 1400 le tonnellate di spazzatura di Napoli città che è stato possibile conferire agli impianti, con un ulteriore recupero di 150 tonnellate, che ha permesso il quasi totale azzeramento delle giacenze. I cumuli ancora visibili «in alcune, limitate, zone cittadine sono ascrivibili alla produzione quotidiana», secondo l'Ufficio regionale.
All’azzeramento delle giacenze hanno però contribuito i tanti di rifiuti roghi appiccati dai cittadini esasperati.
Legambiente. «Una delle cose fondamentali per chiudere la crisi rifiuti è attivare gli impianti di compostaggio e lavorare sulla riduzione della spazzatura prodotta», così Raffaele Del Giudice, direttore di Legambiente Campania, in un'intervista al quotidiano Terra. «In campagna elettorale nessuno ne ha parlato ma gli impianti di compostaggio sono pronti - prosegue Del Giudice -. Guido Bertolaso, ex capo della Protezione civile e per anni commissario straordinario dell'emergenza rifiuti in Campania, doveva adeguare gli Stabilimenti di tritovagliatura (Stir) trasformandoli in strutture per il compostaggio. Altro che nuovi inceneritori. Era un impegno solenne che molti altri Bertolaso non ha mantenuto. Non solo si elimina, ma il compostaggio consente amche di risparmiare quattrini - continua il direttore di Legambiente - Ora la frazione umida raccolta deve essere trattata fuori regione a 200 euro a tonnellata. Con gli impianti di compostaggio direttamente in Campania questo costo scende a 30-40 euro".