Rinnovabili, Erec: l'Europa porti il suo target al 45% entro il 2030
Secondo il Consiglio europeo delle energie rinnovabili, l'Europa deve modificare la propria politica energetica per centrare gli obiettivi di riduzione dei gas serra e per mantenere il ruolo leader nella tecnologia delle rinnovabili
27 May, 2011
Portare l'obiettivo europeo di sviluppo delle rinnovabili al 45% del fabbisogno totale entro il 2030. E' la proposta dell'European renewable energy council (Erec), che ritiene necessario rendere più ambizioso il target vincolante sulle fonti “verdi” per riuscire a rispettare l'impegno di riduzione dei gas serra dell'Unione europea al 2050 (tagliare le emissioni dei gas climalteranti dell'85-90% rispetto ai livelli del 1990, ndr).
«La politica energetica dell'Ue deve essere orientata a far raggiungere ai capi di stato l'impegno di ridurre le emissioni di gas serra del 80-95% entro il 2050 - ha dichiarato Arthouros Zervos, presidente di Erec – Per mantenere una posizione di preminenza in termini di competitività, abbiamo bisogno di un obiettivo giuridicamente vincolante per le energie rinnovabili del 45% entro il 2030».
Secondo l'associazione, un target intermedio più spinto rappresenterebbe «un chiaro segnale per gli investitori a sbloccare gli investimenti privati». Per l'Erec, inoltre, in questo modo l'Europa riuscirebbe a garantirsi il mantenimento della sua leadership internazionale in materia di tecnologia delle rinnovabili.