Rinnovabili, le associazioni ambientaliste a Romani: «Il ministro sostenga le fonti pulite»
Wwf, Legambiente e Greenpeace si rivolgono al Ministro dello Sviluppo Economico per chiedere un impegno concreto a sostegno delle energie rinnovabili. Nella controversia tra Assoelettrica e Terna, le associazioni si schierano a favore di quest'ultima
31 May, 2011
Wwf, Legambiente e Greenpeace hanno deciso di rivolgersi al ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani per chiedere un impegno concreto a sostegno delle energie rinnovabili ed una posizione coerente sulla controversia Terna-Assoelettrica, che vede quest’ultima in atteggiamento ostruzionistico per impedire a Terna di realizzare impianti idonei all’accumulo ed alla re-immissione in rete di energie rinnovabili.
Nell’esprimere la loro preoccupazione, le associazioni ricordano al ministro che «tutti i principali studi internazionali sulle fonti energetiche rinnovabili, oltre che le priorità dettate dal G20, indicano come elementi strategici fondamentali per il superamento delle energie fossili la realizzazione di una rete di trasmissione elettrica “intelligente” e la realizzazione di impianti capaci di accumulare l’energia prodotta da fonti rinnovabili per consentire l’immissione in rete in maniera più continuativa, nonostante la produzione di questa energia non possa esserlo per evidenti motivi naturali». Secondo gli ambientalisti, dunque, opporsi a questi due interventi infrastrutturali significa «ostacolare concretamente lo sviluppo delle rinnovabili e conseguentemente favorire la produzione di energia da fonti fossili, con tutti gli impatti ad esse legati non solo per il clima ma anche per la salute».
Proprio per questo, secondo Wwf, Legambiente e Greenpeace, appare «incredibile che invece di trovare una collaborazione sinergica tra i vari soggetti coinvolti nello sviluppo delle energie rinnovabili si abbia una contrapposizione che rischia di rallentare se non pregiudicare lo sviluppo del settore». Nell’affermare che la posizione dell’Assoelettrica, che riunisce i principali produttori di energia elettrica, appare come «incomprensibile», le associazioni chiedono al Ministro Romani di essere «non solo parte attiva ma anche garante di quel processo fondamentale che deve portare anche nel nostro Paese un pieno sviluppo delle fonte energetiche rinnovabili legando queste sempre più ad innovazione tecnologica ed al massimo rispetto di ambiente e territorio».
La polemica tra Terna e Assoelettrica è scoppiata nei giorni scorsi. A infastidire l'associazione dei produttori di energia è stata la possibilità, prevista dal Terzo conto energia, che Terna, pur con numerosi vincoli, svolga anche attività di generazione (e non solo di distribuzione). Un'opzione vista come il fumo negli occhi dai produttori, convinti che fra la trasmissione e le altre attività della filiera.