"Abbecedario verde" di Ilaria D'Aprile
"Abbecedario verde. Salvare la terra partendo dalla scuola". Un testo multidisciplinare destinato agli insegnanti di scuola primaria e educatori della fascia 9-12 anni che hanno voglia di sperimentare l'educazione ambientale a scuola ma non hanno gli strumenti per cominciare
01 June, 2011
Recensione di Cinzia Picchioni (dalla Newsletter n. 2011/17 del 5 maggio 2011 del Centro Studi Sereno Regis)
Più colto, pieno di poesia, con citazioni commoventi. Si potrebbe dire che se i genitori hanno utilizzato il primo libro, gli insegnanti e gli educatori possono trovare in questo uno strumento più adatto. Un po’ come se questo rappresentasse la filosofia per le azioni che abbiamo trovato nel primo libro (nell’Introduzione leggiamo che il volume è rivolto a insegnanti, educatori e genitori interessati alla fascia di età 7-11 anni). Ci sono schemi di attività, schede di svolgimento (a volte c’è un racconto da leggere collettivamente, che introduce la discussione e lo svolgimento del «gioco»: disegnare un episodio del racconto, immaginare situazioni che non esistono – che succederebbe se all’improvviso mancasse l’acqua? –, continuare elencando le azioni in cui si utilizza – per esempio – l’acqua ecc.
Per ogni tema – l’acqua, l’energia, i rifiuti, l’alimentazione – ci sono più schede per lavorare in classe o nei gruppi.
9 schede per l’acqua
8 per l’energia
8 per i rifiuti
10 per l’alimentazione
Non a caso il sottotitolo recita «Salvare la Terra partendo dalla scuola».
Questo libro si propone di suggerire i nessi, i giochi e le metafore che possono aiutare gli educatori a riflettere e far riflettere sulle relazioni tra gli individui e le comunità in cui intergiscono; lo scopo è creare una continua risonanza tra ambienti di vita e ambienti dell’educazione formale.
Nel libro si raccomanda agl educatori di praticare il cambiamento di cui sono portavoce, perché solo diventando esempio di buone pratiche saranno credibili (anche l’introduzione di Luca Mercalli a «Il clima» – i primo libro presentato – recita: «Siamo noi gli attori del cambiamento», e si rivolge a «giovane lettrice», giovane lettore»), ma sì, perché in fondo servon entrambi, uno più per la riflessione personale (e poi ci sono gli adesivi, si finirebbe col litigare per averlil!), l’altro per il lavoro collettivo, per i giochi di ruolo. Uno per la cameretta, uno per la classe insomma.
Ilaria D’Aprile, Abbecedario verde. Salvare la Terra partendo dalla scuola, edizioni la Meridiana, Molfetta 2011, pp. 144, € 15,00