Nuovi rincari sul trasporto pubblico in Lombardia
La Regione decide un rincaro del 10% per treni e bus entro agosto, confermato nella riunione al Pirellone del Tavolo per il trasporto pubblico, che inciderà per un ulteriore 10% sulle tasche dei viaggiatori. La scelta è "necessaria" per l'assessore Cattaneo, "ingiustificata" per Legambiente
07 June, 2011
Nuovi rincari sul trasporto pubblico regionale entro fine agosto: i costi dei biglietti saliranno del 10%, cifra che si somma all’aumento del 10% già entrato in vigore a febbraio (anche se in bergamasca si era fermato al 7%).
Questa decisione è stata presa nella riunione tenutasi al Pirellone per discutere della riforma del Tpl (Trasporto pubblico locale), che dovrà comunque essere confermata dalla Giunta e dal Consiglio regionale. "A giustificare l’aumento dei prezzi dei biglietti, rendendolo praticamente obbligatorio - ha sostenuto Raffaele Cattaneo - i tagli ai trasferimenti statali".
L’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità ha così spiegato: “Questi aumenti sono una medicina amara, ma necessaria per tenere in equilibrio il sistema del trasporto pubblico in Lombardia. Altrimenti, come sta già avvenendo in altre Regioni, l’unica alternativa sarebbe quella di tagliare i servizi”.
La Commissione che ha dato il suo benestare al primo passo per l’approvazione definitiva delle modifiche al Tpl era composta non solo dalla Regione, ma anche dai rappresentanti degli enti locali, dalle aziende di trasporto, dai sindacati e dai comitati di pendolari. “Il Tavolo ha condiviso l’utilità del testo” - ha precisato Cattaneo - vista la pluralità di soggetti coinvolti" e ha aggiunto che “quello raggiunto è stato un buon risultato che conferma la nostra attenzione a fare sul serio e ad avanzare il più speditamente possibile sul piano delle riforme”.
Sono anche stati individuati gli indicatori di qualità che fungono da criteri per definire l’aumento del 10% sui biglietti: regolarità e puntualità per il trasporto su gomma, a cui si aggiunge anche il ritardo medio per passeggero quando si passa sui binari.
Legambiente , dal canto suo, non approva il rincaro, tacciandolo come "ingiustificato". Il rappresentante dell’associazione ambientalista – Dario Balotta – ha contestato proprio i livelli qualitativi dei servizi di trasporto, mostrati dagli indicatori scelti al Pirellone. “A gennaio le soppressioni mensili dei treni erano 303, a febbraio 306, a marzo 356 ed ad aprile 358, una crescita del 18% tra gennaio ed aprile” - ha evidenziato Balotta - .“Non meno problematica la questione dei guasti ai locomotori. Nel primo mese del 2011 sono stati 59, per arrivare ai 175 di aprile. Inoltre, la riduzione di vetture ai treni, rispetto a quella programmata, è stata sempre elevata, superando sempre la soglia massima del 3% fissata dal contratto di servizio”.
Nel corso della riunione al Pirellone è stato anche trattato il tema del taglio delle risorse al servizio pubblico regionale a seguito della Finanziaria. Si parla di una riduzione di 363 milioni di euro per i fondi per il servizio pubblico regionale, di cui 82 milioni per la sola Lombardia, in cui sono compresi anche i 2 milioni che riguardano la bergamasca. Inoltre, lo stanziamento di 425 milioni a livello nazionale previsto dall’accordo siglato a dicembre tra governo e Regioni verrà attivato solo dopo la verifica sull’attuazione dell’accordo per gli ammortizzatori sociali.