Ue contro la discarica romana di Malagrotta, aperta una procedura di infrazione
Contestate le modalità di trattamento dei rifiuti prima dello stoccaggio. L'Italia rischia una multa da oltre 10 milioni di euro. La presidente Polverini non esclude una proroga dell'Ottavo Colle e rilancia: «Renderemo noti i nuovi siti da qui al 29 giugno»
17 June, 2011
Mentre a Roma tutto è immobile e aleggia addirittura l’ipotesi dell’ennesimo commissariamento della gestione dei rifiuti, ci ha pensato l’Unione europea a richiamare l’attenzione sulla discarica di Malagrotta, aprendo una procedura di infrazione. Il motivo? Non adeguata, secondo l’Ue, la modalità con cui i rifiuti vengono trattati prima di essere stoccati. La Commissione, su proposta del responsabile per l'ambiente Janez Potocnik, ha quindi dato l’ok all'invio all'Italia di una lettera di messa in mora riguardante la gestione dell’Ottavo colle.
La multa che il nostro Paese rischia di pagare è salata: 9 milioni e 920.000 euro, oltre ad un aggravio di mora quotidiano che va dai 22.000 e i 700.000 euro, da pagare fino a quando la segnalazione d’infrazione non sarà regolarizzata. Bruxelles - a quanto si è appreso - contesta alle autorità italiane la violazione della direttiva 1999/31 sul trattamento dei rifiuti prima dello stoccaggio. In particolare viene censurato il fatto che la spazzatura, prima di finire in discarica, non venga sottoposta a un processo di lavorazione chimico-organico.
Il presidente della Regione Lazio Renata Polverini ha promesso di trovare presto un sito alternativo: «Da qui al 29 di giugno daremo chiaramente quelle che sono le località che la Regione ha individuato, che non impattano con l'ambiente ed hanno tutti i requisiti necessari per la salvaguardia della salute dei cittadini: Procediamo con la stessa velocità che ci eravamo imposti». La Polverini ha spiegato che «la Regione sta facendo quello che avrebbe dovuto fare anche senza la procedura d'infrazione, procedura che comunque era attesa e che abbiamo semplicemente cercato di frenare, riuscendoci, per il tempo che ci serviva per lavorare sul piano Rifiuti e per l'individuazione del nuovo sito».
Entrando nel merito della procedura d'infrazione, ha spiegato che «anche nel mio decreto, che scade il 29, c'è anche la messa a regime per la discarica di Malagrotta e due sistemi di tritovagliatura che hanno avuto anche le autorizzazioni necessarie da parte degli assessorati. Quindi anche lì proseguirà questo lavoro». Sull'ipotesi di nuove proroghe per la sopravvivenza dell'impianto di Malagrotta, la presidente ha aggiunto: «Vedremo quelli che saranno i provvedimenti da prendere».
"Ue contro la discarica di Malagrotta'Inadeguata modalità trattamento rifiuti'" - dal Corriere.it del 16.06.2011