L'ordinanza di Brescia contro il parcheggio selvaggio delle bici
Il vicesindaco di Brescia, con delega alla Mobilità, ha deciso di seguire le orme della Giunta di destra guidata da Paolo Corsini del 2005, con una nuova ordinanza che vieta alle biciclette di parcheggiare in modo indiscriminato fuori dalle rastrelliere. Le reazioni fioccano a catena e il dissenso, diffuso su Internet, si organizza
19 June, 2011
"Multe e tenaglie contro chi parcheggerà le biciclette fuori dalle rastrelliere, deturpando la città" - così si è pronunciato il vicesindaco Paolo Rolfi, cui compete la delega della Mobilità, fautore di un'ordinanza anti-bici indisciplinate, in vigore da qualche giorno in città. "Se vogliamo eliminare l’attrito tra pedoni e ciclisti è tempo che tutti si abituino alle regole – ha puntualizzato Rolfi -. Le alternative di sosta esistono, e se non sono sufficienti provvederemo a crearle».
Addio, dunque, alle biciclette legate ai pali, agli alberi e alle ringhiere. I ciclisti che agganciano la due ruote fuori dagli spazi appositi nei dintorni della stazione ferroviaria e nel cuore del salotto cittadino, corso Zanardelli e portici X Giornate (due per ora le zone nel mirino), troveranno un avviso di rimozione entro 24 ore. Oppure il lucchetto tagliato. Il passo successivo è il recupero della bici al comando di via Donegani con pagamento della sanzione tra i 25 e i 100 euro.
"L'ordinanza è identica a quella che Paolo Corsini emanò nel 2005 - ha sostenuto Rolfi sul suo sito, che vietava in tutta l’area della stazione il deposito di velocipedi, stabilendo anche il divieto di legare gli stessi con qualsiasi mezzo, ai pali di illuminazione o agli elementi d’arredo presenti nell’area".
Nulla di nuovo, dunque, sotto il sole. Ma tra i ciclisti bresciani è stata subito rivolta. «Questa giunta è schizofrenica» - ha commentato la consigliera comunale Laura Castelletti, civica di sinistra «Brescia per passione», lanciando un bike-mob di protesta martedì alle 19 in piazza Loggia.
E Isaac Scaramella di Legambiente le ha fatto eco: «Usino lo stesso rigore per le auto che invadono le piste ciclabili». Legambiente, in sostanza, accusa l'Amministrazione di adottare "la solita politica dell'annuncio. Prima illudono i cittadini con gli annunci di imminenti pedonalizzazioni del centro storico e piani per la mobilità sostenibile, poi emettono ordinanze che vanno nella direzione opposta e investono il denaro in progetti come il parcheggio sotto il castello o lo stadio a Buffalora". Per invertire la marcia della mobilità, Legambiente chiede di "ritirare l'ordinanza multa bici, aumentare il numero delle rastrelliere e dare avvio al piano per la creazione delle piste ciclabili, perché la bicicletta è la speranza della mobilità urbana e muoversi in bici sarà tanto più sicuro quante più biciclette circoleranno".
“Anche le biciclette sono oramai clandestine, mentre macchine e suv sono parcheggiati ovunque”. Il Comitato per la Salute, la Rinascita e la Salvaguardia del Centro Storico e il Movimento per la Partecipazione “CittadineCittadini” si sono uniti al coro di proteste, attaccando palazzo Loggia per quella che definiscono la nuova campagna per la "mobilità insostenibile".
Dopo le prime polemiche, palazzo Loggia e Brescia Mobilità hanno deciso di lanciare alcune azioni promozionali, in particolare a beneficio dei residenti. Il provvedimento, che verrà presentato nel dettaglio lunedì mattina, in una conferenza stampa, prevede l'applicazione di uno sconto speciale del 50% sulle tariffe per quanti usufruiranno del parcheggio Pensilina, con il piano inferiore riservato alla sosta degli abbonati e quello superiore accessibile agli utilizzatori occasionali. "Con questa misura" - si legge nella convocazione alla stampa - "si intende valorizzare le infrastrutture cittadine, la vivibilità e il decoro della città. Una ricerca che passa anche attraverso la predisposizione e in seguito la piena valorizzazione di ambienti adatti alle biciclette, che poi è quanto gli stessi ciclisti richiedono".
Qui la pagina facebook dell'iniziativa bike-mob