Il Punto sui rifiuti – A Napoli è emergenza. De Magistris: «Sabotaggio di certi ambienti»
A Napoli 3mila tonnellate di immondizia a terra. Incontri non-stop tra le istituzioni per scongiurare il peggio. De Magistris denuncia il sabotaggio del piano del comune di Napoli da parte di certi ambienti; nel mirino la ditta Lavajet? Rinviata a giovedì 23 la prima assemblea con i comitati e le associazioni convocata da Sodano
21 June, 2011
A Napoli 3mila tonnellate di rifiuti a terra, e il caldo complica la situazione. Il vertice di ieri notte in prefettura si è concluso con un nulla di fatto. Nel pomeriggio, a Palazzo Santa Lucia, si è tenuto un nuovo vertice straordinario sulla crisi rifiuti di Napoli. Presenti all'incontro gli assessori all'Ambiente del Comune di Napoli e della Regione Campania, Tommaso Sodano e Giovanni Romano;Coinvolti nell'incontro anche i rappresentanti delle altre 4 Province della Campania. Il presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi e l'assessore all'Ambiente della Provincia di Benevento Gianluca Aceto sono presenti a Palazzo Santa Lucia, i rappresentanti delle Provincie di Avellino e Salerno partecipano attraverso un collegamento telefonico.
Il sindaco di Napoli de Magistris ha denunciato il sabotaggio del piano introdotto con la delibera approvata la scorsa settimana dalla giunta comunale: «Napoli sarà liberata dai rifiuti nonostante il tentativo di sabotaggio messo in atto in queste ore da “certi ambienti” refrattari ad accettare la svolta politica che stiamo attuando nella città. Quando parlo di “certi ambienti” – ha dichiarato il sindaco – non escludo ovviamente il crimine organizzato perchè non può sfuggire il dato che in alcune zone la raccolta dei rifiuti è stata possibile, mentre in altre no. Per questo, sono stati segnalati episodi oscuri verificatisi negli ultimi giorni ed è stato disposto un maggiore controllo a garanzia dei mezzi preposti alla raccolta dell'immondizia». Luigi de Magistris, ha poi aggiunto: «Se il Governo, la Regione e la Provincia abbandoneranno Napoli a se stessa, i cittadini e l'amministrazione agiranno di conseguenza. Il sindaco, il vice-sindaco Tommaso Sodano e tutta la Giunta stanno già lavorando ad un Piano alternativo fondato sull'autonomia della città che, senza se e senza ma, deve essere – e lo sarà- pulita dai rifiuti, anche per attuare quanto stabilito dalla prima delibera approvata in Giunta in merito all'estensione della raccolta differenziata a tutto il territorio cittadino».
Lavajet. A far precipitare la situazione nelle ultime ore è stato soprattutto il comportamento dei dipendenti dell’azienda Lavajet, impresa che ha ereditato buona parte dei lavoratori di un’altra società, Enerambiente, al centro di uno scandalo fatto di ricatti, danneggiamento di mezzi, che ad aprile ha portato in galera un politico del Pdl. I dipendenti della ditta assegnataria dell'appalto nella zona centro hanno conferito meno compattatori del previsto causando il caos. Probabile che la decisione di non rinnovare il contratto in scadenza a fine anno sia alla base delle tensioni.
Stato emergenza. Il Pd di Napoli intanto ha chiesto al Governo nazionale lo stato di emergenza per il precipitare della crisi rifiuti. «I parlamentari campani del Pd hanno presentato una proposta di decreto legge per dichiarare lo stato di emergenza per i rifiuti a Napoli e in Campania», si legge in una nota del partito. «E' necessario - prosegue la nota - intervenire con urgenza per evitare una catastrofe e per tutelare la salute dei cittadini. Governo, Regione, Province e Comuni facciano la propria parte e decidano per le proprie responsabilità. Il Pd sosterrà lo sforzo per trovare le soluzioni e non aggravare ulteriormente la situazione».
Assemblea. Si è trasformata in un boomerang la prima assemblea aperta ai comitati e ai cittadini convocata dall’assessore all’Ambiente Tommaso Sodano. Motivo: l’assenza dell’assessore Sodano impegnato a Palazzo Santa Lucia in una riunione convocata d’urgenza. Nonostante la presenza dello staff tecnico del vicesindaco nelle persone di Alessio Postiglione e Francesco Iacotucci, e nonostante la loro disponibilità ad ascoltare le proposte dei comitati, l’incontro si è trasformato in una protesta costringendo lo staff a rinviare il tutto a giovedì 23 giugno alle ore 16. In quell'occasione, oltre alla necessaria presenza di Sodano, l'organizzazione e le modalità di confronto dovranno essere definite prima, al fine di dare vita ad un'assemblea costruttiva e non all'anarchia civica o ad uno sfogatoio, come hanno fatto notare Enzo Fedele di Napolipuntoacapo e Antonio Musella della rete Commons.