Primo bando Smart cities: dall'Europa 80 milioni per l'edilizia sostenibile
Presentato a Bruxelles un programma di finanziamenti dedicato alle “città intelligenti”. Il primo bando, da 80 milioni di euro, servirà per progetti in materia di edilizia efficiente e reti elettriche “smart”. Prossimamente, invece, saranno sbloccati altri fondi per il settore dei trasporti. Diverse le città italiane candidate a entrare nella rete europea
22 June, 2011
L'Unione Europea scommette sulle cosiddette “città intelligenti”, strutturate e organizzate in modo da minimizzare i consumi e garantire uno sviluppo urbano eco-sostenibile. A Bruxelles, infatti, alla presenza di circa 500 rappresentanti di amministrazioni locali e aziende europee, è appena stato lanciato il programma “Smart cities and communities”, che prevede lo stanziamento, da parte della Commissione, di una prima somma di circa 80 milioni di euro per progetti di ristrutturazione energetica in edilizia e reti intelligenti. Un bando successivo, secondo quanto annunciato a Bruxelles, dovrebbe poi finanziare iniziative in materia di trasporto pubblico e mobilità sostenibile. Per poter accedere ai fondi, bisognerà elaborare progetti per azzerare le emissioni di gas serra del patrimonio edilizio, nuovo o da ristrutturare, agendo sull'efficienza dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento, sviluppando la produzione di energia da fonti rinnovabili, etc.
L’iniziativa punta a ridurre i mostruosi consumi dei centri urbani europei, in cui vivono i tre quarti della popolazione dell’Ue e che emettono circa il 70% dei gas climalteranti del continente. Di qui l'esigenza di intervenire, attraverso il programma Smart cities, sull'organizzazione urbana dei centri europei, partendo da quattro “pilastri” fondamentali, oggetto per l'appunto dei bandi di finanziamento: il patrimonio edilizio, l’efficienza energetica, la pianificazione e la mappatura energetica delle città.
Alla presentazione del programma sono intervenuti tre commissari europei: Günther Oettinger, responsabile delle politiche energetiche, Neelie Kroes, commissaria per le politiche digitali e Márie Geoghegan-Quinn, per la ricerca scientifica e l’innovazione. Tra i rappresentanti cittadini, inoltre, erano presenti diversi amministratori italiani, come Marta Vincenzi, sindaco di Genova, ed Enzo Lavolta, neo assessore all’Ambiente di Torino, città candidata ad entrare nella rete della Smart cities. Oltre ai centri del nord-ovest, anche alcune città del mezzogiorno hanno deciso di aderire all'iniziativa, come Bari, Palermo e Catania. Anche grazie al contributo italiano, entro il 2020 l’iniziativa Smart cities dovrebbe arrivare a interessare una trentina di città europee ,che punteranno a raggiungere obiettivi climatici ed energetici più ambiziosi di quelli della stessa Ue, a cominciare dalla riduzione delle emissioni di gas serra del 40%. Numerose anche le città “intelligenti” extra-europee, come Masdar City, il centro “a emissioni zero” in costruzione alla periferia di Dubai, e Caofeidian, la città brasiliana Curitiba, una dei “pionieri” in materia di sostenibilità urbana.