Progetto Atlete: le etichette energetiche dei frigoriferi mentono spesso
Presentati i risultati di un progetto europeo che ha confrontato le reali performance energetiche di frigoriferi e congelatori con quelle dichiarate in etichetta. Solo per il 44% i dati coincidono del tutto, ma il mercato italiano sembra andare meglio della media europea. L'Enea, partner del progetto, annuncia iniziative di sorveglianza
22 June, 2011
C'è da fidarsi delle etichette energetiche che descrivono le performance degli elettrodomestici? Non sempre, almeno secondo i risultati del progetto comunitario Atlete - Appliance testing for energy label evaluation, che per la prima volta ha sottoposto a prove di laboratorio 80 modelli di frigoriferi e congelatori, verificando la conformità delle loro prestazioni energetiche con quanto dichiarato sulle apposite etichette. Solo il 44% degli apparecchi è risultato conforme alla propria classe energetica, considerando tutti e cinque i parametri previsti dalla certificazione: efficienza energetica dichiarata, consumo di energia e volume netto, capacità di congelamento e tempo di risalita della temperatura.
La percentuale sale all'80% se si considerano soltanto i primi due fattori. Dal documento che raccoglie i risultati dei test (vedi allegato) sembra che siano soprattutto le case produttrici asiatiche a deludere, mentre le prestazioni dei marchi europei paiono migliori. L'Italia, per una volta, sembra non sfigurare rispetto agli altri paesi Ue, anzi. «In particolare per quanto riguarda il mercato italiano – ha dichiarato la responsabile del progetto, Milena Presutto - abbiamo esaminato 13 tipi di frigorifero, mentre i test su altri tre sono ancora in via di ultimazione. I risultati definitivi verranno presentati quindi prossimamente, ma i dati di piena conformità italiani (60%) sono comunque migliori di quelli della media europea (44%)».
Le performance complessive, in ogni caso, sono tutt'altro che eccellenti. Di qui la sottolineatura da parte dell'Enea (partner del progetto europeo, che ha ospitato la presentazione dei risultati) della necessità di una costante azione di sorveglianza sulla conformità dei prodotti rispetto a quanto dichiarato in etichetta. «Stiamo valutando - ha precisato il commissario Giovanni Lelli - un protocollo per mettere insieme il controllo sicurezza con l'ecodesign per dare sempre più spazio a prodotti ecosostenibili».
Il progetto Atlete, lanciato nel giugno del 2009, ha ricevuto il 75% di supporto finanziario dal Programma “Intelligent Energy Europe” della Commissione Europea, coinvolgendo cinque partner europei interessati alle tematiche dell’uso razionale dell’energia e del risparmio energetico: Ademe, Ceced, Enea, Isis e Seven.
Ulteriori informazioni: www.atlete.eu