De Magistris: raccolta 24 ore su 24 con camion scortati e due siti temporanei di stoccaggio in città. Sodano incontra i comitati | VIDEO
Il comune ha approvato d'urgenza un'ordinanza per far fronte all'emergenza: prevista scorta per i camion, turni straordinari, presidi sanitari e 2 siti temporanei di stoccaggio in città (top secret per motivi di sicurezza). Confronto di Sodano con i comitati: «la nostra alternativa rompe il ciclo integrato dei rifiuti e degli affari. Chiederemo all'Ue lo stralcio di Napoli per ottenere i fondi comunitari bloccato a causa del pessimo Piano regionale»
23 June, 2011
Il sindaco de Magistris in conferenza stampa ha illustrato le iniziative che il comune di Napoli, a prescindere dalle decisioni prese in concerto con le altre istituzioni locali, per far fronte all’emergenza attuerà da subito attraverso un’ordinanza: «Ci rendiamo conto che rompere il sistema in materia ambientale a Napoli è complicato, ma siamo stati eletti con una rivoluzione e con una rivoluzione romperemo questo sistema. La situazione è grave perché il governo non si è assunto la responsabilità e altre istituzioni sono lente nell’attuazione delle decisioni necessarie a far tornare la città alla normalità. Per questo motivo il sindaco ha deciso di velocizzare lo smarcamento della città da queste logiche. Per far fronte all’emergenza sanitaria saranno attivati da subito dei presidi sanitari sperando che Provincia e Regione adottino immediatamente i provvedimenti di conseguenza dato che questa decisione ha come presupposto e fondamento il pericolo per la salute di tutti i cittadini napoletani. Immediatamente – annuncia de Magistris – saranno impegnati, con straordinari 24 ore su 24, tutti gli autocompattatori dell’Asìa e delle altre società perché ricorreremo a fitti e noleggi di ulteriori autocompattatori per rimuovere i rifiuti giacenti (2300 tonnellate). Questo sarà possibile grazie allo sblocco di 8 milioni di euro ottenuti dall’assessore all’Ambiente il quale ha raggiunto un accordo con Provincia e Regione».
Per garantire la raccolta i mezzi saranno scortati dalla polizia municipale e dalla scorta armata per liberare Napoli nel più breve tempo possibile. I mezzi conferiranno i rifiuti in due siti di stoccaggio temporanei (per il momento top secret, per paura di ulteriori sabotaggi) di proprietà di Asìa Napoli all’interno della città. Alla domanda di una giornalista su quali fossero i siti provvisori il sindaco, a testimonianza della situazione delicata, ha risposto irritato che per motivi di riservatezza è preferibile non renderli noti. Secondo indiscrezioni - non emerse durante la conferenza stampa - oltre all'Ex Icm del quartiere Ponticelli, già utilizzata, i siti inividuati sarebbero i capannoni dismessi di Gianturco e l'ex mercato dei fiori di San Pietro a Patierno.
«L’alternativa – spiega de Magistris – è di avere 2500 tonnellate di rifiuti stabili per le strade in attesa che Governo Provincia e Regione prendano le loro decisioni». «Non vogliamo essere soffocati dalla straordinarietà e dallo stato di emergenza, stiamo combattendo il sistema affaristico che in questi anni ha lucrato tenendo Napoli piegata ai propri interessi. Per questo motivo l’ordinanza – prosegue il sindaco – punta a ridurre i rifiuti immediatamente, con indicazioni precise a cittadini e commercianti. Questo perché il sindaco di Napoli non è più disposto ad attendere gli equilibri politici ed istituzionali di altri. Nelle prossime ore si rafforzerà ogni tipo di sforzo affinché Provincia e Regione individuino i siti, ma il nostro obiettivo è far diventare Napoli autonoma per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti. Perché i veti incrociati, i rallentamenti, e gli ostacoli in ordine ai quali nelle sedi competenti trasmetteremo tutti i dati a nostra disposizione perché stiamo toccando interessi economici consolidati negli anni. Perché questa è una giunta della legalità e della trasparenza che vuole fare l’interesse dei cittadini». La situazione, annuncia de Magistris, «è grave ed viene peggiorata dai continui roghi dolosi che oltre a sprigionare diossina rendono più complicato lo smaltimento dei rifiuti stessi che dopo la combustione diventano rifiuti speciali. Colpiremo chi appicca i roghi con multe e arresti».
Assemblea. Nel pomeriggio il vicesindaco Sodano si è confrontato con i comitati e le associazioni ambientaliste. Durante l’assemblea l'assessore all'Ambiente ha annunciato che «dal primo luglio sarà attuato quanto previsto dalla delibera approvata nei giorni scorsi attivando il servizio di porta a porta per 300mila persone e installando 10 isole ecologiche mobili, una per ogni municipalità (la prima presentata oggi dall’assessore Sodano in piazza Municipio). Per fare ciò è necessario rompere il sistema del ciclo integrato dei rifiuti che non ha funzionato, come dimostra l’ennesimo guasto (di ieri) all’inceneritore di Acerra».
Sodano ha poi preannunciato la volontà del comune di inoltrare all'Unione Europea la richiesta di stralcio della posizione della città di Napoli per ottenere la fetta di fondi europei attualmente congelati a causa dell'inadeguatezza del piano regionale presentato dalla Campania. La parte che spetta a Napoli è di 245 milioni di euro sui 400 totali.