Ennesimo rinvio, Malagrotta aperta fino a dicembre 2011
La Regione non ha ancora indicato un sito alternativo. Intanto, è saltata la serrata delle discariche prevista per il 28 giugno per protestare contro i Comuni morosi. Molti, compresa Roma, sono stati costretti a pagare
28 June, 2011
Niente serrata delle discariche e, soprattutto, altra proroga per Malagrotta. Una storia che rischia di diventare infinita: il 30 giugno doveva scadere il termine ultimo per la chiusura dell’Ottavo Colle e la scelta di un sito alternativo, ma la Regione è ancora in alto mare. La chiusura della discarica più grande d’Europa avverrà quindi, nella migliore delle ipotesi, alla fine dell’anno.
Scongiurata invece la serrata delle discariche del Lazio, in programma per martedì 28 giugno per protestare contro i Comuni morosi. L’accordo si è trovato in un incontro avvenuto il 27 giugno tra i rappresentanti di Federambiente Lazio, l'assessore alle Politiche dei rifiuti Pietro Di Paolantonio e il segretario generale della Regione Salvatore Ronghi. Gran parte delle amministrazioni morose è stata costretta a versare almeno un anticipo degli arretrati: solo da Roma il patron di Malagrotta Manlio Cerroni doveva incassare oltre 150 milioni di euro, di cui sembra che 100 siano stati pagati.
Durante l’incontro, i vertici di Federambiente Lazio hanno chiesto anche un aumento delle tariffe per il conferimento dei rifiuti in discarica. La Regione si sarebbe così impegnata a ritoccare le tariffe, comprese quelle della capitale, entro luglio. Soldi in più che, nel caso di Roma, dovrebbero servire per trattare i rifiuti prima di finire a Malagrotta, come vogliono le regole comunitarie. Proprio la violazione di queste regole nella discarica di Cerroni ha comportato, una decina di giorni fa, l’apertura di una procedura di infrazione da parte dell’Ue contro l’Italia.
"Ancora un rinvio, Malagrotta non chiude" - dal Corriere.it del 28.06.2011