Trasporto pubblico milanese: la road map del neo assessore Maran
Summit tra il nuovo assessore milanese alla mobilità, Pierfrancesco Maran, e l’Atm. Palazzo Marino punta a realizzare corsie preferenziali, trasporto notturno e semafori intelligenti. Mancano i soldi per la fase due di Bikemi che avrebbe dovuto raddoppiare le rastrelliere in città
28 June, 2011
Nel primo incontro ufficiale con i vertici di Atm e il Presidente Elio Catania, il nuovo assessore milanese alla mobilità Pierfrancesco Maran ha concordato una road map per il rilancio del trasporto pubblico e del potenziamento del bike-sharing. Per monitorare costantemente la situazione, l’Assessore Maran ha stabilito in accordo con Atm di fare una riunione ogni due settimane.
Sul trasporto pubblico, al centro della discussione ci sono le corsie preferenziali, i semafori intelligenti e il trasporto notturno.
Sulle corsie preferenziali, l’Assessore Maran non ha dubbi: occorre accelerare la realizzazione dei percorsi riservati ai mezzi pubblici in modo da rendere il servizio più efficiente e puntuale, evitando a tram e bus di ingolfarsi nel traffico con ritardi spaventosi che disincentivano l’uso dei mezzi pubblici. Si va avanti, quindi, con il Piano triennale già elaborato da Edoardo Croci nella giunta Moratti e bisogna crearne il maggior numero possibilie. La strategia di Maran per fare questo passa anche attraverso le commissioni dei consigli di zona che devono essere coinvolte in questo processo.
Via libera, poi,dall’estate ai semafori intelligenti, strumenti cioè che possono ridurre i tempi di attesa agli incroci. La sperimentazione sarà effettuata sulla tratta della 90 e 91 compresa tra piazzale Lotto e piazza Napoli. Obiettivo: dotare tutta Milano dal 2012 di semaforizzazione intelligente.
Al nastro di partenza da settembre anche gli orari notturni di alcune linee di superficie dei mezzi pubblici. L’idea è di aumentare il servizio notturno degli autobus e diminuire quello dei tram (a causa del rumore prodotto da questi).
Infine, è stato affrontato lo sviluppo futuro del bike-sharing. Le bici-stazioni sono 100. La fase 2 annunciata più volte dalla Moratti prevedeva il raddoppio delle rastrelliere ma in realtà non ci sono risorse a sufficienza perchè con quelle attualmente a disposizione se ne possono fare 50. Ora il problema è trovare i 2 mlioni e mezzo di euro che mancano per realizzare gli stalli mancanti.
In un'intervista al quotidiano Terra, Pierfrancesco Maran spiega come la città di Milano sta lavorando per crescere in equilibrio tra sviluppo sostenibile e progresso: "Dobbiamo uscire dal vecchio e superato conflitto tra chi vuole una città più verde e chi vuole uno sviluppo economico". "L'amministrazione - spiega il giovane assessore - farà tutto il possibile per rendere la città più sostenibile, Milano diventerà una città che investe nel trasporto pubblico, ma perchè questo accada è necessario che ognuno faccia la sua parte. Faremo investimenti verso il trasporto pubblico e la ciclabilità, ma non mancheranno opere di disincentivo verso azioni sbagliate. Una delle prime cose che ho fatto è stato chiedere alla Polizia Locale la massima attenzione nel tutelare gli spazi adibiti alle corsie ciclabili, non avrebbe senso spendere dei soldi per realizzarle se poi vengono utilizzate come parcheggi".
Via alle preferenziali, ma il bike-sharimng è al palo- da La Repubblica del 28.06.2011