Dal Giappone un chip che azzera i consumi degli apparecchi in stand-by
I ricercatori della Tohoku University hanno messo a punto uno speciale chip in grado di memorizzare i dati per il riavvio delle apparecchiature elettroniche usando dei magneti invece dell'elettricità. Questa tecnologia, disponibile dal 2015, dovrebbe permettere di azzerare i consumi in modalità stand-by
28 June, 2011
Vi siete mai chiesti quanto consumano gli apparecchi elettronici in modalità di stand-by? Non poco: secondo le stime, in Europa gli elettrodomestici in “preaccensione” sono responsabili di circa il 10% della spesa elettrica di un'abitazione media. È per questo che una equipe di ricercatori giapponesi ha messo a punto un chip in grado di azzerare questo spreco di energia. La ricerca è stata condotta, per conto nella Nec Corporation, nei laboratori della Tohoku University, e ha portato alla creazione di un innovativo microchip che, invece dell'elettricità, impiega piccoli magneti per riavviare l'apparecchio in questione.
La tecnologia impiegata, in realtà, era già nota, ma finora era stata usata solo in altre applicazioni, perché ancora inadatta allo scopo. Solo il lampo di genio degli studiosi nipponici, che hanno inserito nel dispositivo i cosiddetti "spintronics" per memorizzare dati nel circuito quando le apparecchiature sono spente, ha permesso di perfezionarla, e di trasformare in realtà il “chip miracoloso”. È proprio la conservazione dei dati necessari al riavvio rapido degli apparecchi, infatti, a determinare il consumo elettrico da parte dei chip attualmente in uso.
L'innovazione, comunque, sarà disponibile per il mercato non prima del 2015, ma potrebbe segnare una piccola rivoluzione nei consumi elettrici mondiali. La Nec, in particolare, spera di impiegare il nuovo chip azzera-consumi anche nei centri di elaborazione dati, dove il ricorso alla modalità di stand-by è altissimo. In queste particolari strutture, il risparmio energetico potrebbe arrivare addirittura al 25%.