Castiglione Torinese, inaugurato parco fotovoltaico sul depuratore
Inaugurato dal gruppo Smat un parco solare costituito da 816 pannelli. Rappresenta, per dimensioni, il secondo impianto fotovoltaico del torinese e produrrà 942 Megawattora di energia all'anno. La municipalizzata torinese prevede di realizzare altri impianti rinnovabili nei prossimi anni
30 June, 2011
Due milioni e mezzo di investimento, 49mila metri quadri di superficie, 816 pannelli solari. Sono i numeri dell'impianto fotovoltaico inaugurato da Smat a Castiglione Torinese, sul complesso industriale Sergio Garberoglio, il depuratore che dal 1984 tratta le acque reflue di Torino e comuni limitrofi, servendo un bacino di circa tre milioni di persone. L'impianto, “battezzato” dal neo-sindaco Piero Fassino, è stato realizzato su una superficie piana che può contare su un buon irraggiamento solare, ed è inoltre provvisto di sei “inseguitori biassiali” in grado di ruotare mantenendosi sempre perpendicolari ai raggi del sole, ottimizzando il rendimento.
Grazie a queste caratteristiche favorevoli, i moduli fotovoltaici, organizzati in quattro lotti, riusciranno a produrre ogni anno 942mila Kilowattora di energia, riducendo l'esosa bolletta elettrica del depuratore. Il complesso Garberoglio, infatti, è particolarmente energivoro, e il suo fabbisogno energetico determina ogni anno una spesa di circa 23 milioni di euro. È evidente, allora, che l'investimento per la realizzazione della centrale fotovoltaica (ha contribuito anche la Regione Piemonte, con un finanziamento di 400mila euro) non ha solo una valenza ambientale, ma anche un interessante risvolto economico. Per ammortizzarlo dovrebbero bastare poco più di quattro anni. L'energia prodotta dall'impianto solare si aggiungerà a quella già ottenuta dal biogas ricavato dal trattamento dei reflui. In totale, il depuratore sarà in grado di autoprodurre 34 milioni di kWh all’anno, tutti riutilizzati all'interno dell'impianto stesso.
Dopo la centrale sul depuratore, il secondo parco fotovoltaico del Torinese, la municipalizzata ha in programma altri investimenti nel settore delle rinnovabili. Nel dettaglio, è prevista la realizzazione di tre impianti idroelettrici nelle Valli di Lanzo, in Val di Susa e in Valle Orco. L’obiettivo aziendale, secondo Paolo Romano, amministratore delegato del gruppo Smat, è quello di passare «dagli attuali 32mila a 53mila Mwh l’anno di elettricità autoprodotta da fonte rinnovabile». Se la promessa divenisse realtà, la percentuale di energia rinnovabile utilizzata per gestire il servizio idrico torinese salirebbe al 27%.