Rifiuti, Civita alla Regione: «Urgente individuare un sito alternativo a Malagrotta, anche se temporaneo»
L'assessore all'Ambiente della Provincia di Roma chiede alla Regione di aprire «un confronto con tutte le istituzioni competenti» e sottolinea la necessità di «avviare politiche di riduzione dei rifiuti e raccolta porta a porta»
01 July, 2011
La Provincia di Roma, per bocca dell'assessore all'Ambiente Michele Civita, mette sul piatto quelle che considera le questioni principali per il nuovo sistema integrato dei rifiuti. «Ci tranquillizzano le rassicurazioni della presidente Polverini sul fatto che non ci sarà alcuna Malagrotta 2. Non abbiamo ancora elementi sufficienti e certi per giudicare nel merito la scelta indicata nel Comune di Fiumicino di cui non si conoscono ancora il progetto, l’ubicazione precisa e le caratteristiche del sito. Auspichiamo che la Regione apra un confronto con tutte le istituzioni competenti. Ad oggi, l’unica cosa certa è che Malagrotta deve essere chiusa al più presto. Infatti la Regione Lazio ha concesso l’ultima proroga di sei mesi alla discarica. Per questa ragione, con spirito di collaborazione, vogliamo però sottolineare che è urgente l’individuazione di un nuovo sito alternativo, anche se eventualmente temporaneo, che consenta davvero di chiudere la discarica di Malagrotta e di avviare un nuovo modello di gestione dei rifiuti», dichiara in una nota l'assessore Civita.
«Si sono persi già alcuni anni a cercare soluzioni alternative, a volte stravaganti, come ad esempio Allumiere, distante quasi 70 Km da Roma. Visti gli studi effettuati dalla stessa Regione Lazio, esistono valide alternative presenti nel Comune di Roma. E’ evidente che si debba tenere fuori da una simile prospettiva il territorio della Valle Galeria, che ha già 'sopportato' un peso ambientale molto forte. Questo nuovo sito, per evitare davvero una Malagrotta 2, dovrà dare il tempo alle Istituzioni di mettere in campo politiche positive innanzitutto nella riduzione della produzione dei rifiuti, così come ci richiede l’Unione Europea. Ogni amministrazione deve
dotarsi di un programma per la riduzione e per la prevenzione dei rifiuti così come ha già fatto la Provincia di Roma. In secondo luogo deve essere avviata con decisione e convinzione la raccolta differenziata Porta a Porta, destinando risorse adeguate a questo scopo. Questa è la principale strategia per aumentare sensibilmente la quantità e la qualità dei rifiuti differenziati per il loro riutilizzo. Allo stesso tempo vanno attivati tutti gli impianti già autorizzati e realizzati come ad esempio i TMB (Impianti di Trattamento Meccanico Biologici) gestiti da Ama e dal Colari, per ridurre sensibilmente attraverso un trattamento meccanico e biologico i materiali da conferire in discarica. Infine, auspichiamo che Regione e Roma Capitale approvino al più presto la delibera per il Piano di monitoraggio della Valle Galeria, propedeutica alla firma del protocollo di intesa, così come ha già fatto la Provincia di Roma. Con la firma del protocollo - conclude Civita - si potranno utilizzare 3 milioni di euro per avviare studi scientificamente certi sullo stato dell’aria, dell’acqua e del suolo e i primi interventi di riqualificazione ambientale».