A21 Italia: contro il cambiamento climatico serve una regia nazionale
Pubblicati i risultati di una indagine condotta dal Coordinamento Agende 21 Locali italiane nell’ambito del progetto europeo Lg Action. Dalla relazione emerge l'impegno crescente degli enti locali in materia di clima e di energia, ma anche l'assenza di politiche nazionali e finanziamenti adeguati
05 July, 2011
L’impegno degli enti locali sul fronte del cambiamento climatico sta aumentando progressivamente ma senza politiche incisive a livello nazionale che guidino gli sforzi degli amministratori, Comuni e Province si trovano con disponibilità di risorse economiche e strutturali inadeguate ad affrontare un problema molto complesso. È quanto emerge dall’ultima indagine (vedi allegato) portata a termine dal Coordinamento Agende 21 Locali italiane nell’ambito del progetto europeo Lg Action con dati relativi al biennio 2009/2011. Le informazioni raccolte rivelano infatti che c’è un crescente interesse a impegnarsi dovuto sia alla percezione della responsabilità di ridurre le emissioni generate dalle attività degli enti locali, sia alla consapevolezza che la riduzione delle emissioni di una comunità rappresenta una sfida più ampia che dipende dalla modifica nei comportamenti. Tuttavia, emerge il bisogno, da parte delle amministrazioni locali, di politiche nazionali di quadro, in grado di indirizzare e guidare il processo di transizione verso l’energia sostenibile. In parole povere: finanziamenti adeguati, pianificazioni generali e tecnologie appropriate per realizzare le misure richieste.
Uno dei problemi con cui devono fare i conti gli enti locali è l'inadeguatezza dell'organico. La fotografia generale, infatti, descrive una maggioranza di Comuni di piccole e medie dimensioni con staff dedicati a clima ed energia insufficienti rispetto al personale impegnato nelle attività di mandato. Gran parte delle risorse a disposizione viene impiegata nelle attività istituzionali dell'ente, di supporto agli organi politici decisionali, di pianificazione nell’attuazione e monitoraggio delle azioni. Rimangono scarse energie, dunque, per comprendere il valore ad esempio, di aderire al Patto dei Sindaci o per dedicarsi alla ricerca delle opzioni finanziarie appropriate. Inoltre, la selezione delle misure da intraprendere è spesso complicata dalla mancanza di informazioni nella lingua nazionale.
L’indagine condotta in Italia dal Coordinamento Agende 21 rientra nella la terza ed ultima rassegna riassuntiva dei trend rilevanti per gli enti locali in Europa, realizzata in 30 Paesi (i 27 Stati membri della Ue più Croazia, Liechtenstein e Norvegia) nell'ambito del progetto “Azioni di rete per coinvolgere gli enti locali nel dibattito comunitario ed internazionale su energia e clima” (Lg action). I dati raccolti fanno riferimento al periodo compreso tra giugno 2009 e maggio 2011. Diversi gli strumenti (questionari, contatti personali, etc) che hanno concorso ad arricchire il processo, con oltre mille contributi raccolti.