Risolto il giallo rinnovabili: la manovra non contiene nuovi tagli agli incentivi
La questione che ha tenuto per giorni col fiato sospeso il mondo delle rinnovabili sembra definitivamente chiarita: il testo della manovra finanziaria inviato al Quirinale per l'approvazione finale non contiene il taglio degli incentivi e degli altri oneri presenti nelle bollette di luce e gas
05 July, 2011
Concluso finalmente il “caso” dei possibili nuovi tagli alle rinnovabili nella manovra finanziaria al vaglio del Quirinale. La versione definitiva del testo (vedi allegato), stando a quanto riportano “fonti governative”, non dovrebbe contenere alcun riferimento alle decurtazioni ai sussidi per le fonti pulite di cui si è discusso nei giorni scorsi.
Solo qualche ora fa, invece, si continuava a parlare con insistenza della presenza, nel testo della manovra, di un taglio del 30% di tutti i sussidi, i benefici e le altre agevolazioni gravanti sulle componenti tariffarie delle bollette di gas ed elettricità. Vale a dire gli incentivi alle rinnovabili, ma anche i contributi per le famiglie indigenti e per le Ferrovie e le agevolazioni previste per i piccoli comuni. Un duro colpo alle aziende del settore, già fiaccate dall'incertezza normativa dei giorni scorsi e dalla chiusura anticipata del Terzo conto energia, con la riduzione delle tariffe incentivanti previste per le fonti di energia pulita.
La voce dei nuovi tagli si era diffusa nei giorni scorsi, quando dal Consiglio dei ministri che lavorava alla manovra era trapelata la notizia che il ministro Calderoli aveva inserito nel testo un emendamento che, appunto, tagliava del 30% alcune componenti delle bollette. Immediate e durissime le razioni di associazioni di settore e sigle ambientaliste, che avevano chiesto l'immediata correzione del provvedimento. Tanto che il ministro Paolo Romani aveva preteso il ritiro della misura taglia-incentivi dalla versione definitiva della manovra.
Ieri, però, anche a causa del ritardo nella trasmissione del testo al Quirinale, sulla stampa si era ripresentata l'ipotesi di un inserimento in extremis dell'articolo contestato. Immediate le smentite dei ministri Romani e Prestigiacomo, che però non avevano tranquillizzato del tutto gli addetti ai lavori. Ora, infine, quella che sembra la conclusione del giallo: il testo inviato al Colle per la definitiva approvazione non conterrebbe alcun riferimento al taglio degli incentivi e degli altri oneri tariffari presenti in bolletta. Le rinnovabili sono salve. Almeno per stavolta.
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