Assolterm: il solare termico è mercato di qualità
In occasione dell'assemblea annuale dei soci di Assolterm, il mondo delle rinnovabili termiche si è confrontato sulle novità nel quadro normativo di settore. Occhi puntati soprattutto sul Conto energia per il solare termico, che il governo ha promesso di varare nel giro di poche settimane
06 July, 2011
In grande fermento il settore del solare termico, che si è ritrovato in occasione del convegno organizzato da Assolterm nell'ambito dell'Assemblea annuale dei soci, presso l'auditorium del Gse (Gestore dei Servizi Energetici). Il convegno, moderato da Rosa Filippini, presidente dell'associazione Amici della Terra, ha fornito un'occasione di confronto per gli operatori del settore sui possibili scenari che potrebbero aprirsi in vista della prossima emanazione dei decreti attuativi del D. Lgs. 28/2011 sull'incentivazione delle fonti rinnovabili (Fer) termiche. Ad aprire i lavori è stato Costantino Lato del Gse, che ha ricordato gli importanti obiettivi fissati dal governo italiano con il Piano d'azione nazionale per le fonti di energia rinnovabile, che obbligano il nostro Paese ad assicurare la copertura dei propri fabbisogni energetici per il 17% attraverso l'utilizzo di fonti rinnovabili (5,5% nel 2008).
Il segretario generale di Assolterm, Valeria Verga, ha poi orientato la discussione verso un approfondimento sul settore del solare termico, fornendo il quadro del mercato italiano, che si aggira intorno ai 500.000 m2 installati annualmente e rappresenta il secondo mercato europeo dopo la Germania. Molto atteso, da parte di tutti i partecipanti, l'intervento del ministero dello Sviluppo Economico, rappresentato da Luciano Barra. Secondo il tecnico, che una delle maggiori problematiche per l'applicazione del nuovo sistema di incentivazione risiede nella scelta politica di far pesare i costi sul prelievo fiscale o sulle bollette. Per quanto riguarda la detrazione fiscale del 55%, Barra ha promesso che il Governo «farà il possibile per mantenerla», mentre la nuova forma di incentivazione dovrebbe servire a sostenere quegli interventi che non sono coperti dalla stessa detrazione fiscale.
Proprio sulle nuove forme di incentivazione si è concentrato, nel suo intervento, il presidente di Assolterm, Sergio D'Alessandris, secondo il quale la soluzione alternativa allo strumento della detrazione è l'introduzione di una forma di un conto energia per le rinnovabili termiche. La proposta di Assolterm in questo senso prevede un incentivo che sia riconosciuto per 10 anni sulla produzione dell'energia termica prodotta dagli impianti solari, ad una tariffa che partendo da 0,16 € per i primi tre anni, si riduca del 20% ogni quattro anni in relazione allo sviluppo del mercato. Sulla necessità di rendere più eque le politiche di incentivazione previste per le varie fonti rinnovabili è intervenuto anche Stefano Casandrini di Assotermica, che ha sottolineato anche la «disparità di attenzione posta dai mass media a favore di tecnologie, su tutte il fotovoltaico, che muovono più ingenti quantità di denaro, a discapito delle altre tecnologie più efficienti dal punto di vista energetico ma con volumi finanziari inferiori».
Nel corso dei lavori è stato inoltre affrontato il tema della certificazione degli installatori, affidato ad Anna Moreno dell'Enea. L'esperta, in particolare, ha sottolineato come la mancanza di raccordo tra le diverse realtà regionali e tra queste e la stessa Enea sia uno dei principali ostacoli per la realizzazione di un sistema di certificazione univoco che sia riconosciuto su tutto il territorio nazionale. Un punto vista condiviso da Assolterm, che non a caso sta portando avanti, in collaborazione con il ministero dell'Ambiente , il progetto “Solar pass installa” che mira allo sviluppo di uno schema di certificazione della formazione degli installatori di impianti solari termici.