Il Punto sui rifiuti - A Napoli la situazione peggiora: in strada 1800 tonnellate
Raphael Rossi, presidente Asìa, spiega che l'aumento delle giacenze è dovuto alla chiusura degli Stir durante il weekend. Soffrono le periferie
11 July, 2011
A Napoli la situazione sul fronte rifiuti torna a peggiorare in maniera lenta ed inesorabile. Ammonta a circa 1800 tonnellate di immondizia la giacenza di stamattina in strada a Napoli, secondo i numeri diffusi dall’Asìa. Ovvero 150 in più rispetto al quantitativo del giorno prima. «L'aumento è dovuto a rallentamenti negli scarichi - spiega Raphael Rossi, presidente di Asia - e alla parziale chiusura degli impianti avuta ieri che era domenica. Gli impianti dove è stato possibile sversare sono quelli di Tufino e Giugliano».
Le zone dove la sofferenza è maggiore sono Chiaiano, Piscinola, Marianella e Scampia (430 tonnellate a terra); poi a Pianura e Soccavo (300 tonnellate); a Bagnoli e Fuorigrotta (280); a Miano, San Pietro San Pietro a Patierno e Secondigliano (290); San Lorenzo, Vicaria e Poggioreale (180); Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio (280) tonnellate. Va meglio solo nei quartieri centrali e semicentrali.
Da questa settimana però saranno operativi gli accordi siglati dal governatore Caldoro con le altre regioni.
Impianti. Gli impianti stir di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, e di Casalduni, nel Beneventano, oggi continueranno ad accogliere la quantità ordinaria di rifiuti di Napoli, in base agli accordi previsti dall'accordo di gennaio. E' quanto fa sapere l'assessorato all'Ambiente della Regione Campania. Va avanti, fa sapere l'assessorato, anche il lavoro di svuotamento degli stir con il trasferimento della frazione umida tritovagliata nelle discariche di San Tammaro, Savignano Irpino e Sant'Arcangelo Trimonte, così come previsto dall'ordinanza del governatore Caldoro dello scorso 8 luglio. Anche oggi, la quantità di tonnellate conferite nelle discariche di Benevento, Caserta e Avellino sara' di 900 tonnellate.