Bruxelles: piano d'azione Ue per i trasporti con i paesi vicini
Il nuovo piano d'azione contiene oltre 20 misure concrete per rendere i collegamenti di trasporto più agevoli, sicuri e affidabili. Kallas: "Necessario fornire le infrastrutture essenziali attraverso le frontiere ed eliminare burocrazia e strozzature"
13 July, 2011
La Commissione europea ha pubblicato un nuovo piano d'azione per i trasporti con i vicini Paesi del Mediterraneo e dell'Europa Centrale. Il piano contiene più di 20 misure concrete, nel breve e nel lungo termine, per rendere i collegamenti di trasporto più agevoli, sicuri e affidabili.
Contemporaneamente il piano intensificherà l'integrazione del mercato a vantaggio delle regioni dell'Unione europea e di quelle limitrofe. Il piano è stato presentato i giorni scorsi dal vicepresidente Siim Kallas, responsabile per i trasporti e da Stefan Füle, commissario per l'allargamento e la politica di vicinato.
"La libertà di movimento è qualcosa che tutti tendiamo a dare per scontato in Europa, ma che non deve fermarsi alle frontiere - ha dichiarato il vicepresidente Kallas -. Oggi se vogliamo veramente una relazione con i nostri vicini dobbiamo fornire l'infrastruttura essenziale per i flussi di beni e di persone attraverso le frontiere ed eliminare la burocrazia e le strozzature".
"Nella nuova e ambiziosa politica europea di prossimità lanciata il 25 maggio di quest'anno offriamo ai nostri vicini dell'est e del sud un'integrazione economica più approfondita - ha sottolineato il commissario Füle -. Il piano di azione propone misure concrete che vogliamo attuare per procurare vantaggi ai cittadini e alle imprese sia dei paesi vicini che in Europa".
La cooperazione nel trasporto con le regioni confinanti con l'UE finora ha avuto luogo mediante numerose iniziative bilaterali e regionali: ad esempio, esiste già una iniziativa regionale di trasporto per i vicini nell'area a sud.
Quali le principali misure proposte? Accordi nel settore dell’aviazione, che fra il 2004 e il 2009 ha visto una crescita media annuale dei passeggeri del 6,7% con i paesi del Sud e dell’11,6% con quelli dell’Est, per coprire un miliardo di potenziali utenti. Poi si pensa di promuovere progetti prioritari di collegamento alle infrastrutture della rete transeuropea, estendere il sistema europeo di gestione del traffico della rete ferroviaria, rendere più efficiente il trasporto marittimo, con l’inclusione a lungo termine nella ‘cintura blu’ della libera circolazione in Europa, fino ad aiutare a migliorare la sicurezza stradale dei Paesi vicini
Queste azioni saranno finanziate fino al 2013 con le risorse esistenti (950 milioni di euro) grazie a una migliore definizione delle priorità di progetti e misure.
Nella sua recente comunicazione su un "Bilancio per l'Europa 2020", la Commissione ha proposto di aggiungere flessibilità a un possibile finanziamento dei progetti di infrastrutture strategiche che collegano l'UE con i suoi vicini. Questo aspetto sarà ulteriormente sviluppato nei negoziati sul futuro quadro finanziario.
Il piano della Commissione sarà presentato al Consiglio e al Parlamento europeo. Nell'ottobre 2011 durante una conferenza ministeriale organizzata dalla presidenza polacca dell'UE (24 e 25 ottobre 2011 a Cracovia) verrà dato il via ai lavori del nuovo Gruppo di esperti per i trasporti nel partenariato orientale che supervisionerà l'attuazione delle misure per l'est.