Rifiuti, Raphael Rossi: «A Napoli la situazione è grave». La Lega punta i piedi sui trasferimenti fuori regione
Progressivo aumento delle giacenze in città: oggi scade l’ordinanza Caldoro e i trasferimenti fuori regione non sono ancora partiti. La Lega presenta emendamenti al decreto rifiuti (che sarà discusso il 18 alla Camera) in cui vieta il trasferimento in regioni non limitrofe alla Campania, chiede poteri speciali per de Magistris e impone un termovalorizzatore. Sodano annuncia entro fine luglio un impianto per l’umido in città
13 July, 2011
Sono 2150 le tonnellate di rifiuti giacenti lungo le strade di Napoli. Tra le aree più sofferenti vi sono i quartieri di Fuorigrotta, Ponticelli, Agnano e Pianura. Secondo quanto fa sapere l'Asia, azienda speciale del Comune di Napoli, addetta alla raccolta, stamattina sono state conferite in tutto 403 tonnellate di cui 238 a Giugliano (su 650 programmate) e 164 a Tufino (su 350).
«La situazione è molto grave - dice Raphael Rossi, presidente di Asia -. Per oggi ci hanno assegnato 1000 tonnellate da conferire, abbiamo poche possibilità e rischiamo di lasciare a terra altre 200 tonnellate». A complicare la situazione c’è sicuramente la chiusura degli impianti riaperti momentaneamente dall’ordinanza Caldoro – ordinanza che per de Magistris «è stata positiva, ma per Napoli non ha prodotto alcun effetto» - e la fase di stallo in attesa della partenza degli accordi con le altre regioni.
Regioni. A complicare la situazione dei trasferimenti fuori regione potrebbe poi contribuire il fattore Lega: un emendamento presentato dal partito di Bossi al decreto rifiuti (ora all’esame della commissione Ambiente alla Camera), contiene la seguente disposizione: «I trasferimenti dei rifiuti fuori regione Campania abbiano come destinazione esclusiva gli impianti delle regioni limitrofe». E’ evidente che l’approvazione di tale emendamento vanificherebbe, tra gli altri, gli accordi della Regione Campania con Liguria, Toscana ed Emilia Romagna. In un altro emendamento la Lega chiede che il sindaco di Napoli venga nominato commissario straordinario consentendogli di operare con i "poteri" che erano stati attribuiti - con il decreto 123 del 2008 (legge 90 del 2008) - al sottosegretario di Stato all'emergenza rifiuti Guido Bertolaso. Infine chiede la "realizzazione di impianti di termovalorizzazione".
Il decreto rifiuti approvato dal CdM approderà in Aula alla Camera lunedì 18 luglio. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio che si è svolta oggi. Ufficializzata anche la data dell’atteso incontro tra il sindaco di Napoli e il premier Silvio Berlusconi: si terrà il 21 luglio.
Impianti. nonostante le tante difficoltà la giunta comunale non sta a guardare. L’assessore all’Ambiente con delega ai rifiuti Tommaso Sodano ha annunciato ieri l’apertura a Napoli di un impianto per il trattamento della frazione organica e l’umido entro il mese di luglio: «Un impianto per il compost (trattamento di umido e organico) sarà pronto entro la fine di luglio». A dirlo il vicesindaco sentito ieri in audizione in commissione Ambiente alla Camera nell'ambito dell'iter del decreto sulle misure urgenti per i rifiuti in Campania. L'impianto in questione, nell'area di Caivano - spiega Sodano - sarà in grado di trattare «30.000 tonnellate all'anno».
Inoltre il vicesindaco partenopeo conferma l'abbandono della strada del termovalorizzatore affermando che, per esempio, «nell'area di Napoli est» (dove dovrebbe, al momento, sorgere proprio quel tipo di impianto) si «spera di costruire attrezzature idonee al trattamento del compost». Mentre il destino di almeno tre impianti di tritovagliatura (gli Stir) sembra quello di essere trasformati «in digestori anaerobici» della frazione umida. Il nostro - conclude Sodano - è «un piano che non ha alternative».