Contro il caldo estivo, meglio il ventilatore o l'aria condizionata?
Contro il caldo di questi giorni... ripubblichiamo un interessante articolo della nsotra Silvana Santo, che ci propone il più classico dei dilemmi estivi: meglio contrastare l'afa con l'aria condizionata, o affidarsi a un ventilatore? Basta un rapido confronto per capire che non c'è partita: un climatizzatore consuma fino a 18 volte di più
15 July, 2011
Ventilatore o condizionatore? Un dubbio che ritorna puntuale ogni estate, quando la colonnina di mercurio sale e resistere all'afa diventa impossibile. Quest'anno, a dire il vero, il meteo sta regalando qualche giornata più fresca, soprattutto nelle regioni settentrionali, offrendo un relativo sollievo agli italiani accaldati e limitando in qualche modo la tradizionale impennata dei consumi di corrente elettrica. Infatti, dopo due estati con temperature medie da record (nel 2010, in particolare, la stagione estiva è stata la seconda più calda dal 1880, secondo i dati dell’agenzia governativa americana National oceanic and atmospheric administration), quest'anno l'arrivo ritardato degli anticicloni estivi sul Mediterraneo ha determinato fino a questo momento temperature inferiori alle medie stagionali e frequenti perturbazioni, soprattutto al centro-nord. Sarà soprattutto per questo che finora la curva giornaliera dei consumi elettrici disponibile sul sito di Terna (la società che gestisce la rete elettrica italiana) non si è ancora avvicinata ai livelli record fatti segnare rispettivamente il 17 dicembre del 2007 (56.810 Megawatt), il 20 luglio dello stesso anno (56.589 Mw) e il 16 luglio del 2010 (56.425 Mw), mantenendosi invece su livelli di 51-52 Megawatt. L'andamento quotidiano, inoltre, ricalca grosso modo le previsioni di consumo elaborate ogni giorno dal gestore elettrico, segno che gli italiani, per una migliorata consapevolezza ambientale o più probabilmente per il caldo meno intenso del solito, non stanno abusando di condizionatori e altri elettrodomestici.
In ogni caso, condizioni meteo a parte, la domanda non perde di attualità: è meglio cercare refrigerio accendendo un ventilatore, oppure conviene affidarsi all'aria condizionata, magari puntando su un apparecchio ad alta efficienza energetica? Cifre alla mano, in realtà, non c'è storia. Un condizionatore medio consuma infatti circa 700 watt all'ora, arrivando addirittura a 900 in caso di dispositivi portatili. Per un ventilatore, il consumo orario scende ad appena 50 watt. Il confronto è impietoso: ipotizzando un uso giornaliero di cinque ore, l'aria condizionata consuma circa 3.500 watt, mentre le pale del ventilatore richiedono soltanto 250 watt, con un grande risparmio in termini di elettricità, emissioni di carbonio e soprattutto di soldi in bolletta. Il climatizzatore, inoltre, tratta l’aria esterna meccanicamente, attraverso cicli di compressione ed espansione, e, analogamente ad un frigorifero, opera uno scambio di calore tra interno ed esterno, contribuendo al riscaldamento dell'aria che si trova al di fuori della vostra finestra. Un ventilatore, invece, non è altro che un motorino elettrico, per giunta di potenza limitata, che mobilita l'aria dando una sensazione di refrigerio.
Tra le due opzioni, insomma, non c'è partita. Quanto al confronto tra ventilatore a piantana e a soffitto, i consumi variano a seconda dei modelli e delle dimensioni, e anche la sensazione di refrigerio percepita differisce da persona a persona. Gli apparecchi a soffitto sono più grandi degli altri, e quindi riescono a movimentare una maggiore quantità di aria, ma va detto che i gas diventano più leggeri quando si riscaldano, e quindi l'aria che si trova vicino al soffitto, e che in questo caso sarà messa in circolo dalle pale del ventilatore, tende ad essere più calda di quella che rimane nelle parti più basse della stanza. Gli apparecchi a piantana, invece, sono più piccoli, ma essendo generalmente posizionati molti più vicino al corpo, possono dare una maggiore sensazione di sollievo dall'afa (oltre a tenere lontane le zanzare nelle umide notti estive!). In ogni caso, è importante usare qualche piccolo accorgimento: appoggiare il ventilatore su una superficie piana e stabile per prevenire cadute accidentali; azionare di preferenza la rotazione del ventilatore, facendo attenzione ad eventuali ostacoli; bere molta acqua per prevenire la disidratazione (il movimento d'aria simile a un “venticello” accelera la sudorazione); di sera, quando l'aria esterna è più fresca, appoggiare se possibile il ventilatore sul davanzale o sulla soglia del balcone, in modo che possa spingere all'interno della stanza la piacevole aria serale. E per i veri oltranzisti del risparmio energetico, infine, c'è una soluzione ancora più ecologica: un tradizionale, elegante ed economicissimo ventaglio.