Tagli alle detrazioni fiscali per l'efficienza, le proteste del Wwf
Dura reazione, da parte del Wwf, alla decisione del Governo di inserire nella manovra finanziaria un taglio lineare alle agevolazioni fiscali in materia di risparmio energetico. L'associazione spera ancora che l'esecutivo possa escludere il bonus ristrutturazioni dal taglio generalizzato
15 July, 2011
«Tagliare le agevolazioni fiscali per l'efficienza energetica degli edifici sarebbe come darsi la zappa sui piedi perché si metterebbe in difficoltà uno dei settori della green economy che può contribuire allo sviluppo del Paese e si ridurrebbero degli sgravi che promuovono azioni strategiche sia sul fronte ambientale del taglio delle emissioni di CO2 che su quello energetico ed economico». Così il Wwf sulla notizia dell'inserimento in manovra di un taglio lineare (che sarà del 5% nel 2013 e del 20% nel 2014) di tutte le agevolazioni fiscali esistenti nell'ordinamento italiano, incluse quelle previste per gli interventi di efficientamento energetico degli immobili.
L'associazione del Panda, comunuque, spera ancora che il Governo abbia escluso le detrazioni per il risparmio energetico dai tagli di Tremonti. Una pur flebile speranza alimentata, secondo il Wwf, «dall'assenza di una tabella che illustri quali sono le voci che si taglieranno». In ogni caso, gli ambientalisti chiedono all'esecutivo di risparmiare dalle decurtazioni almeno gli sgravi per le ristrutturazioni energetiche . «Le detrazioni sull'efficienza – ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile energia e clima del Wwf - promuovono investimenti che altrimenti non ci sarebbero, quindi in realtà promuovono un'entrata fiscale, rafforzano le piccole e medie imprese, riconvertono un intero settore, quello edilizio, verso la green economy».