Rifiuti, continuano le manifestazioni contro la discarica di Fiumicino
Sabato scorso la protesta ha raggiunto Fregene. Intanto, la presidente Polverini ha visitato l'impianto di trattamento dei rifiuti di Peccioli (Pisa), più volte citato come modello per il dopo Malagrotta e ha assicurato: «A Fiumicino non verrà conferito tal quale e non ci sarà un gassificatore»
18 July, 2011
Proprio mentre parte una campagna di comunicazione della Regione sui rifiuti come «risorsa» e la presidente Polverini visita l’impianto di Peccioli, in provincia di Pisa, più volte citato come «modello per la gestione integrata dei rifiuti nel Lazio», continuano le proteste dei cittadini contro la discarica di Fiumicino.
Dopo aver manifestato per quattro sabato consecutivi a Torrimpietra e sulla via Aurelia, la protesta sabato scorso è arrivata nella località balneare di Fregene. Circa 500 persone hanno dato vita a un corteo aperto da un camion e chiuso da un mezzo agricolo, che ha percorso alcune delle strade principali con inevitabili rallentamenti alla viabilità per chi era diretto al mare. La manifestazione era organizzata dal Comitato Rifiuti Zero Fiumicino, che riunisce comitati e cittadini di Palidoro, Torrimpietra, Fiumicino, Valcanneto, Cerveteri, Borgo San Martino, Castel Campanile, Anguillara e Bracciano. Presente anche una delegazione di Riano. Con fischietti, tamburi, campanacci, tanti cartelli portati da bambini e striscioni, i manifestanti gridano a più riprese slogan contro la discarica a Pizzo del Prete: "Non buttiamo il futuro in discarica", "Fregene svegliati o vuoi morire?". «Dal nord stiamo arrivando a Fiumicino - dichiara Massimo Piras, portavoce del Comitato Rifiuti Zero - il nostro obiettivo, per il momento, è far capire al sindaco e all'amministrazione di Fiumicino che bisogna dire no alla localizzazione della discarica, per non avvelenare questo territorio: ma noi non diciamo solo no, diciamo sì alla raccolta differenziata porta a porta e ad un impianto di riciclo e compostaggio. Vogliamo riuscire a coinvolgere sempre di più la cittadinanza di Fiumicino, ma anche tutti i romani che vengono a riposarsi a Fregene devono sapere quello che sta succedendo su questo territorio. Solo per dare un numero, la discarica coinvolgerà un traffico di 1.350 camion al giorno».
E proprio venerdì scorso la presidente Polverini, insieme ad alcuni assessori, ha visitato l’impianto di Peccioli, definito dalla governatrice «un esempio di capacità manageriale efficiente, gestione ambientale certificata, ricadute benefiche per il territorio e i cittadini». «Mi ha colpito il contesto in cui è inserito il sito - ha continuato la Polverini - con coltivazioni agricole intorno e un agriturismo che serve anche come mensa per gli operai e dove abbiamo pranzato,a due passi dalla discarica. Non si impatta sull'ambiente e non si avverte cattivo odore». La presidente ha ribadito che a Fiumicino «verrà realizzato un impianto di trattamento TMB e una mini discarica di servizio in cui non saranno conferiti rifiuti tal quale ma solo trattati», e che in quella zona « non ci sarà alcun gassificatore». La Polverini ha anche invitato i rappresentanti della Belvedere a Roma «per un momento di riflessione e confronto anche con gli altri amministratori locali».
Altra novità sul fronte dei rifiuti riguarda la creazione della Commissione Interistituzionale sul Ciclo Integrato. La Giunta regionale ha dato il via libera all’istituzione di questo organo che sarà presieduto dalla stessa Polverini e «avrà il compito, attraverso il confronto tra le parti istituzionali e il raccordo degli interventi dei soggetti interessati, di coordinare, integrare e supportare le attività di indirizzo e valutazione per quanto riguarda gli aspetti ambientali ed igienico-sanitari del ciclo integrato dei rifiuti del territorio del Lazio». La Commissione è composta da rappresentanti della Regione e delle istituzioni nazionali in tema di sanità e ambiente: assessori alle Attività Produttive e Rifiuti, e all’Ambiente della Regione Lazio; rappresentanti dei Ministeri dell’Ambiente e della Salute; del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), dell’Ente per le Nuove Tecnologie, l’Energia e l’Ambiente (ENEA), dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). «I dirigenti regionali competenti per materia – fanno sapere dalla Regione – forniranno supporto tecnico-giuridico ed amministrativo ai lavori della Commissione Interistituzionale, ai quali possono partecipare anche altri soggetti o enti, a titolo consultivo, in base alle specifiche tematiche e questioni affrontate in ciascuna convocazione. La Commissione Interistituzionale ha durata biennale e la partecipazione dei componenti è a titolo gratuito».
2 commenti
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21.07.2011 11:07
@cosimo... hai detto una quantità enorme di fesserie.. per prima cosa la discarica viene fatta a FIUMICINO COMUNE DI FIUMICINO NON DI ROMA e tratterà i rifiuti anche di Roma che non sono le 300.000 tonnellate di Fiumicino anche perchè la discarica di Fiumicino non è di Fiumicino ma di Roma.
Se le discariche ed inceneritori di ultima generazione come le centarli nucleari giapponesi non sono così dannose non dovrebbero esserci problemi a costruirle vicino la citta! non vedo quale ragione possa impedire la costruzione di una discarica a due passi da Roma, si risparmierebbe anche sul trasporto dei rifiuti..
I comitati che sono sorti contro le discariche non sono stati costituiti per appioppare la discarica in altre zone ma per chiedere la raccolta differenziata porta a porta che in tante città italiane già fanno con grandi risultati anche in Campania come la città di Salerno e Caserta per non parlare di tante altre città del nord.. per non parlare del grande guadagno che c'è nel riciclare materiali come la plastica e l'alluminio che non avendoli in Italia dobbiamo importare e si creano posti di lavoro in quantità nettamente superiore rispetto all'incenerimento dei rifiuti. Inoltre il riciclo ci esenta dalla tassa su tonnellata di rifiuto in discarica ( 80 euro a tonnellata) che noi cittadini Romani paghiamo al signor Cerroni, ci fà risparmiare inoltre le multe della comunità europea che continua a "cazziarci" visto che per legge nn si possono costruire discariche e sono multe che pagano tutti gli italiani anche quelli che fanno la raccolta differenziata da molto tempo.
Per quanto riguarda Peccioli "la discarica modello italiana" molti dei cittadini del comitato di quella zono vengono minacciati continuamente (sicuramente perchè è una discarica modello). L'inceneritori di peccioli inoltre riesce a disintegrare in particelle ancora più piccole tutta l'immondizia che viene bruciata e che non possono essere catturate da nessun filtro, possiamo parlare anche della famosa diossina che nn può essere filtrata e per cui c'è il divieto di pascolo e di qualsiasi lavorazione agricola nei pressi degli inceneritori.. per nn parlare dell'80% delle sostanze che escono dalla ciminiera che ancora non sono state riconosciute e che ancora non sappiamo che ripercussioni hanno sull'uomo e sull'ambiente
cosimo
19.07.2011 11:07
dovunque avesse scelto la Polverini ci sarebbero state le stesse manifestazioni. Mi sembra (se non vado errato) che la Polverini abbia detto che in quella zona sarano mandati circa 300.000 tonn. già pretrattate annue pari a quelle che il territorio di Fiumicino spedisce come tal quale attualmente a Malagrotta. Questa mi pare la strada giusta e sulla quale i cittadini di una macro area debbono imporsi con comitati di controllo ecc. OGNI AREA DEVE SORBIRSI I SUOI RIFIUTI COSI SE in quella macro area si danno da fare per la raccolta differenziata andranno meno rifiuti i discarica, se sono pigri, disorganizzati ecc. ne andranno molti. Se poi uno dice è ingiusto che si metta la discarica in una zona di campagna che ne produce pochissimi... e dove si devono mettere? Nella città? Comunque mi sembra che Peccioli non sia quella valle della morte che prefigurano per il territoro agricolo di Fiumicino. Ricordiamoci inoltre che a Malagrotta continueranno come minimo ad arrivare circa 400 tonn al giorno per alimentare il gassificatore e quando sarà completato il secondo suppongo che la quantità raddoppierà. Ecco perché servirà una discarica dove mettere i residui della gassificazione (a parte la discarica ponte in attesa di sistemare la zona di Fiumicino). Certo rispetto alle circa 4.000 tonn al giorno attuali per Malagrotta sarà comunque un grosso miglioramento. Ripeto, il prncipio giusto è che ogni macro area si gestisca i suoi rifiuti e quindi si possa responsabilizzare sulla raccolta differenziata. Se si scegliesse un solo sito come si è fatto con Malagrotta non andrebbe bene tanto pure se in zona fai la differenziata poi ti arriva l'immondizia di tutte le altre zone...ed allora meglio far casino il più possibile per dare la "fregatura" a qualche altra zona perchè comunque i rifiuti in attesa del sol dell'avvenire della raccolta differenziata, da qualche parte debbono andare già OGGI.