Smog a Napoli, continua il blackout delle centraline
L'aggiudicazione definitiva è sospesa in attesa della pronuncia del Tar sul ricorso presentato dal secondo raggruppamento in graduatoria, ma nel frattempo nessuno ha preso in consegna gli impianti e l'Arpac ha indetto un nuovo bando (ancora deserto) da 190mila euro per 4 mesi. Fondi necessari per rinnovare l'obsoleta rete regionale
19 July, 2011
Il blackout delle centraline prosegue: sono oramai quasi quattro mesi che la rete di misurazione dell’aria partenopea è in parte, o totalmente, fuori uso. Attilio Poli, il project manager de La Mia Aria aveva recentemente comunicato ad Eco dalle Città che nella situazione attuale «ci sono i presupposti per una class action», per il mancato servizio di informazione ai cittadini a tutela della salute pubblica.
Ricapitoliamo. Dopo l’aggiudicazione provvisoria del bando relativo alla manutenzione della rete per il periodo di 36 mesi il secondo raggruppamento in graduatoria ha presentato ricorso al Tar contestando tale aggiudicazione. Per questo motivo l’Arpac ha bandito un’altra gara, per un periodo limitato di 4 mesi, i cui termini per presentare le domande scadranno il 25 luglio.
Una fonte interna all’Arpac conferma che attualmente gli impianti non sono mai stati presi in consegna e che «il bando per la manutenzione quadrimestrale scade il 25 luglio e non si è ancora presentata nessuna azienda». Ma allora perché, visto che l’aggiudicazione provvisoria del bando di manutenzione triennale della rete regionale è stata ufficializzata, non far partire la gestione ordinaria delle centraline affidandola al raggruppamento aggiudicatario? In un’intervista al Corriere del Mezzogiorno il direttore tecnico dell’Agenzia regionale, Marinella Vito, fa sapere che «non si può procedere con l’aggiudicazione definitiva finchè non vi sarà la pronuncia dei giudici amministrativi sul ricorso presentato dal secondo in graduatoria». Sul piano temporale la giustificazione dell’Arpac è però discutibile in quanto le centraline sono ferme da mesi (inizio aprile) mentre l’aggiudicazione provvisoria è stata ufficializzata l’11 maggio. La presentazione del ricorso al Tar da parte del raggruppamento arrivato secondo in graduatoria sarà stata effettuata qualche giorno dopo. In passato, poi, la manutenzione della rete regionale era stata affidata provvisoriamente per periodi brevi, al fine di garantire il monitoraggio della qualità dell’aria e l’informazione alla cittadinanza, nonostante i ricorsi pendenti presso il Tribunale amministrativo.
In realtà, sempre secondo fonti interne all’Arpac, vi sarebbe interesse ad assegnare la gestione provvisoria la cui cifra si aggira intorno ai 190mila euro, utilizzando questi fondi per rinnovare la rete regionale ormai completamente obsoleta, per poi far partire la manutenzione ordinaria dei 36 mesi come previsto dall’aggiudicazione provvisoria.
Lentezze burocratiche, ricorsi al Tar, carenza di fondi: e i cittadini napoletani da mesi non sanno più quali veleni, e in che quantità, stanno respirando.