Rinnovabili, l'Umbria presenta gli obiettivi regionali
Presentata, dall'assessore regionale all'Ambiente, la strategia umbra al 2020 per la promozione di energia da fonti rinnovabili. La Regione punta a una crescita del 25% rispetto ai livelli del 2009, ripartita tra le diversi fonti energetiche
20 July, 2011
La strategia della Regione Umbria 2011-2013 per la produzione di energia da fonti rinnovabili è stata illustrata dall'assessore regionale Silvano Rometti in occasione del tavolo tematico "Sviluppo economico, economia della conoscenza e green economy", promosso dall'Alleanza per lo sviluppo dell'Umbria. «La strategia tiene conto delle caratteristiche ambientali e paesaggistiche del territorio regionale - ha detto Rometti – nonché degli obiettivi europei del 20/20/20, tradotti per l'Italia nell'obiettivo di raggiungere al 2020 una quota di energia rinnovabile pari al 17% del consumo finale lordo e nella riduzione dei gas serra del 14% rispetto al 2005».
Anche se in assenza della ripartizione dell'obiettivo nazionale tra le regioni, il cosiddetto burden sharing regionale, la Giunta umbra ha dunque fissato l'obiettivo di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel breve periodo, al 2013, che corrisponde ad una crescita del 25% rispetto al 2009. «L'obiettivo declinato non potrà essere inferiore ad una crescita di circa 200 GWh di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nel biennio 2012-2013 – ha aggiunto l'assessore - Tale incremento di produzione di energia porterà ad una riduzione di emissione di CO2, poiché fa risparmiare l'utilizzo di combustibili fossili con conseguente riduzione nell'emissione di gas-serra in atmosfera».
Per essere raggiunto, l'obiettivo richiederà l'utilizzo di un mix di fonti energetiche, sia termiche che elettriche, tali da produrre al 2020 una quota di energia rinnovabile pari all'attuale produzione del settore idroelettrico. La strategia elaborata dalla Regione Umbria, inoltre, individua per ogni settore la crescita da raggiungere per rientrare nell'obiettivo fissato al 2013: un contributo del settore biomasse (34%) e fotovoltaico (29%), e la presenza del settore eolico (20%) e geotermico (7%), sottolineando che il mancato raggiungimento della quota di un singolo settore dovrà essere compensata da una crescita analoga degli altri settori. Il tutto per un totale di 205 GWh.