"2013: Anno europeo contro lo spreco"
Sta facendo il giro del mondo la foto di una bambina pakistana, la “bambina dei mattoni” che cerca qualche goccia d’acqua. Dall’altra parte del pianeta, l’Europa degli sprechi ha avviato pochi giorni fa l’iter per dichiarare il 2013 “Anno Europeo contro lo spreco”. In occasione di “Un anno contro lo spreco 2011”, dedicato all’acqua, l’Europa si mobiliterà con una serie di iniziative, a partire da agosto
22 July, 2011
Massimiliano Milone
La "bambina dei mattoni" commuove il mondo
Sta facendo il giro del mondo la foto di una bambina di Islamabad (Pakistan), ritratta mentre si lava le mani con le poche gocce d’acqua che escono dai tubi di gomma posti in cima ad un camion, parcheggiato in una fabbrica di mattoni.
Lo sguardo intenso impresso nella foto, la semplicità e la dignità di questa bambina hanno emozionato ed intenerito i giornalisti di tutto il mondo. In pochi giorni la fotografia, scattata dal giornalista fotoreporter Muhammed Muheisen, è diventata il simbolo della carenza d’acqua e di generi alimentari che affligge il Pakistan, un paese martoriato dai conflitti in cui la mancanza di approvvigionamenti è arrivata a livelli insostenibili.
Nel frattempo si è aperta la caccia per scoprire l’identità della bambina, soprannominata “la bambina dei mattoni” (per il luogo in cui è stata scattata la foto).
La classifica degli sprechi
Una riflessione sorge spontanea: com’è possibile che nel 2011 alcuni paesi siano ancora afflitti da tali livelli di povertà e miseria?
Mentre in Pakistan una bambina attinge a poche gocce d’acqua per lavarsi le mani in Europa e negli Stati Uniti enormi quantità di acqua vengono sprecate perché usiamo più acqua del necessario: Usa e Europa consumano insieme l’88% delle risorse idriche del pianeta.
Per ogni abitante l'Italia consuma 78 metri cubi d'acqua all’anno, aggiudicandosi il più elevato livello di consumo dell’Unione Europea.
Per non parlare del cibo buttato ogni giorno. La Fao ha stimato che circa un terzo degli alimenti prodotti nei paesi industrializzati vengano distrutti.
Europa e Stati Uniti guidano la classifica non proprio ammirevole degli sprechi. Solo in Italia 20 milioni di tonnellate di derrate alimentari vengono buttate ogni anno.
E non è un caso che accanto allo spreco di cibo si accompagni sempre lo spreco d’acqua, la risorsa più importante del nostro pianeta. Forse pochi sanno che una delle attività più dispendiose a livello idrico è proprio la produzione alimentare: il cibo che consumiamo viene infatti prodotto utilizzando acqua (in fase di raccolta, distribuzione o consumo dell’alimento).
L’Europa dichiara il 2013 Anno Europeo contro lo Spreco
Nei giorni scorsi il tema degli sprechi è stato inserito ufficialmente nell'agenda politica europea. Il Parlamento europeo ha infatti avviato l’iter per dichiarare il 2013 Anno Europeo contro lo Spreco.
Questo è il primo risultato ottenuto dal progetto Un anno contro lo spreco, nato da un’idea del Presidente di Last Minut Market Andrea Segré, promosso dalla Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna ed ora anche da Strasburgo.
Il progetto è stato portato in Commissione europea dal parlamentare del Pd Paolo De Castro, Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale e dall’eurodeputato Salvatore Caronna.
Pochi giorni fa, nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Roma alla presenza di De Castro, Andrea Segrè, l’ideatore e il curatore del progetto, ha spiegato: «Quest’anno il focus sarà sull’acqua che ogni giorno utilizziamo in grandi quantità per bere, cucinare e lavare, ma ancor di più, in modo indiretto, per produrre il cibo che consumiamo o che sprechiamo. Mi sono detto: non può bastare il solo recupero di ciò che gettiamo via noi ricchi; affrontiamo il problema a monte informando l’opinione pubblica che c’è qualcosa che non va nel nostro sistema economico».
De Castro ha commentato: «La gravità del problema richiede un’attenzione pubblica maggiore. Una gestione più consapevole delle risorse potrebbe far risparmiare cibo e acqua per persone che adesso ne sono prive. L’anno europeo contro gli sprechi non è solo un’iniziativa simbolica, ma offre indicazioni concrete di natura legislativa. È solo l’inizio di un lungo percorso per sollevare il tema della scarsità di risorse come l’acqua».
Un anno contro lo spreco 2011
Già dal prossimo agosto, e per un anno, denominato Un anno contro lo spreco 2011, partirà una grande mobilitazione che coinvolgerà l’intera Europa, dall’Italia a Bruxelles, in cui si alterneranno diverse iniziative di sensibilizzazione.
Tra gli appuntamenti internazionali:
- il World Water Week di fine agosto, che si svolgerà a Stoccolma. L’obiettivo è elaborare un documento contenente una proposta operativa per combattere gli sprechi di acqua nelle aree urbane dei paesi sviluppati da presentare nella giornata europea a Bruxelles.
- la Giornata Europea contro lo spreco di acqua in programma per il 9 novembre 2011. Avrà il suo centro a Bruxelles. La giornata prevede la presentazione e la condivisione di una dichiarazione congiunta sugli sprechi di acqua nei paesi europei con la proposta di una serie di misure concrete per la loro riduzione.
- l’integrazione della Dichiarazione Congiunta contro lo Spreco Alimentare del 2010 con nuovi contenuti sugli sprechi d’acqua.
In Italia si articolerà in incontri e dibattiti, spettacoli teatrali itineranti e proiezioni cinematografiche, pubblicazioni a tema, pranzi nelle piazze, diete a basso impatto idrico, kermesse nel corso del Festivaletteratura di Mantova (7-11 settembre).
Tra gli appuntamenti segnaliamo:
- la Giornata Italiana contro lo spreco in programma verso la metà di ottobre.
- la presentazione del Libro nero sullo spreco in Italia 2011. L’acqua. I dati di questa ricerca verranno presentati durante la Giornata Italiana contro lo spreco. Il libro indagherà gli sprechi del settore idrico presentando i dati dei consumi d’acqua di agricoltura, industria e privati.
I numeri degli sprechi che non vediamo
Pur essendo una risorsa rinnovabile l’acqua è comunque scarsa e solo lo 0,001%, sui circa 1,4 miliardi di km3 d’acqua presenti sul pianeta è effettivamente a disposizione del consumo umano.
Qualche dato per dare un’idea.
Nel mondo 1,4 miliardi di persone non ha accesso all’acqua potabile. Oltre 2 miliardi di persone, pur avendo accesso all’acqua potabile, subiscono gli effetti negativi causati dalle cattive condizioni sanitarie dell’acqua. Un abitante di un paese povero sopravvive con 20 litri al giorno, in Italia si arriva a 213, negli Stati Uniti a 600.
Come sottolinea la World Bank: «L’acqua la possiamo contenere, incanalare, raccogliere, purificare, confezionare, trasportare e trasformare, ma non la possiamo “produrre”».
Ma quanto costa in termini di acqua il cibo che arriva ogni giorno sulle nostre tavole? Ecco alcuni dati (Fonte: Last Minute Market):
- 20 milioni di tonnellate di derrate alimentari che ogni anno vanno sprecate in Italia, con cui si potrebbero sfamare 40 milioni di persone
- 16000 litri d’acqua per produrre 1 kg di carne manzo
- 4650 litri d’acqua per produrre una bistecca di carne di manzo di 300 grammi
- 2300 litri d’acqua per 1 kg di soia
- 373 litri d’acqua per un piatto di ciliegie
- 160 litri d’acqua per 1 kg di patate
- 140 litri d’acqua per una tazzina di caffè
- 500 metri cubi d’acqua all’anno pro capite consumati per la dieta mediterranea
- 900 metri cubi d’acqua all’anno pro capite consumati per la dieta anglosassone.
A tavola dunque non contano solo le calorie: senza accorgercene divoriamo un fiume d’acqua, quella che serve per coltivare od allevare i cibi che finiscono nel nostro piatto. E quando buttiamo via il nostro cibo è come se gettassimo anche l’acqua utilizzata: uno spreco nello spreco!
Ma noi utilizziamo acqua anche per produrre cibo che non raggiungerà mai le nostre tavole perché non è redditizio. Ogni anno centinaia di migliaia di tonnellate di frutta e verdura vengono buttate perché non conviene nemmeno raccoglierle. In questo caso lo spreco di acqua legato alla sovrapproduzione diventa enorme.
Solo nel 2009 l’Italia ha sprecato:
- 177 mila tonnellate di mele per la cui produzione sono stati utilizzati circa 124 milioni di metri cubi di acqua;
- 378 mila tonnellate di arance per la cui produzione sono stati utilizzati circa 190 milioni di metri cubi d’acqua;
- 3,5 milioni di tonnellate di pomodori per la cui produzione sono stati utilizzati circa 645 milioni di metri cubi d’acqua.
In totale in Italia nel 2010 sono stati sprecati 12,6 miliardi di metri cubi di acqua a causa di 14 milioni di tonnellate di prodotti agricoli non raccolti.