Porta Susa: il metrò salta ancora la fermata
L'entrata in funzione della fermata metro di Porta Susa doveva entrare in servizio alla fine del mese. "Non ci sono ancora le condizioni per poter accedere in sicurezza. Per l'apertura se ne riparlerà a fine estate" ha dichiarato Claudio Lubatti, assessore ai Trasporti - da La Stampa del 25-07-2011
26 July, 2011
Niente da fare: per almeno un altro mese - colpi di scena permettendo, che ormai ci abbiamo fatto l’abitudine i treni del metrò rallenteranno in prossimità della stazione di Porta Susa fin quasi a fermarsi, poi ripartiranno e tireranno dritto fino alla fermata successiva.
L’entrata in funzione della stazione «in sonno» pronta da tempo ma non riconosciuta dal sofisticato «cervellone» che regola l’andamento dei convogli sulla linea uno, e quindi saltata dai treni nei due sensi di marcia - è stata rinviata ai primi di settembre. Sfumata l’ipotesi di renderla operativa a fine luglio, com’era stato annunciato a giugno durante il sopralluogo compiuto nel cantiere dall’assessore comunale ai Trasporti Claudio Lubatti, Giancarlo Guiati e Gianfranco Pometto: presidente di InfraTo il primo; responsabili dei lavori per Rfi il secondo.
Quale cantiere, vi chiederete, se la stazione del metrò è già stata realizzata fino all’ultimo listello? Quello della soprastante stazione ferroviaria destinata all’Alta Velocità: pronta a fine anno, stando alle previsioni delle Ferrovie (la scadenza iniziale, compromessa da una serie di vicissitudini, prevedeva la consegna del fabbricato nel 2009), e finalmente a buon punto. Non tanto, però, da permettere l’accesso a quella del metrò.
Le due realtà sono destinate a convivere: la seconda va a rimorchio della prima. L’idea maturata a giugno nasceva proprio dalla volontà di velocizzare la pratica, permettendo ai passeggeri di attraversare la parte della stazione Fs che fiancheggia corso Vittorio Emanuele tra corso Bolzano e corso Inghilterra. In quest’ottica, i viaggiatori scesi dal metrò a Porta Susa avrebbero superato la barriera dei tornelli e sarebbero saliti al livello superiore grazie a una coppia di scale mobili sbucando sotto l’imponente bolla di cristallo: lunga 385 metri (con una larghezza massima di 30), e sorretta da 108 arconi metallici, si alza sulla strada dai 3 ai 12 metri. A questo livello troverà spazio la galleria commerciale da 8 mila metri quadrati destinata a rappresentare un valore aggiunto del nuovo fabbricato delle Ferrovie, alimentata autonomamente grazie ai pannelli fotovoltaici che rivestono la copertura vetrata. Da lì, tramite altre scale mobili, la gente avrebbe potuto uscire a sinistra su corso Bolzano o a destra in corso Inghilterra: nel secondo caso, percorrendo un sottopasso ad hoc. Insomma: il senso era quello di un assaggio, forse poco scenografico ma funzionale, del complesso quando sarà a regime.
Invece lo slittamento di alcuni lavori nella parte della stazione ferroviaria che per prima si prevedeva di aprire al transito - dal montaggio della cabina elettrica alla posa di scale mobili e ascensori - ha fatto abortire il proposito. «Mancano ancora le condizioni di sicurezza», conferma l’assessore Lubatti motivando il rinvio. Non a caso, spiega Guiati, si è deciso di rinviare ad agosto l’ultima ispezione della commissione di sicurezza che fa capo al ministero dei Trasporti (quella precedente, finalizzata a valutare la correttezza della ventilazione nella stazione del metrò, aveva dato esito positivo).
Nulla di drammatico, commentano da InfraTo: il posticipo di un mese non è la fine del mondo. Anche se la società - alla quale Palazzo civico ha conferito i beni patrimoniali della linea uno del metrò (13,2 Km) e della linea tranviaria 4 (18 Km) - contava sul mese di luglio per collaudare la fermata di Porta Susa in un periodo a bassa intensità di utenti. L’entrata in funzione della stazione non solo arricchirà la metropolitana automatica di una nuova tappa nel tratto FermiPorta Nuova ma permetterà di ricalibrare l’orario delle corse nelle ore di punta. Ora la nuova scadenza è settembre: scadenza strategica, ricordano da InfraTo, alla luce della riapertura delle scuole oltre che degli uffici. Si vedrà.