Indicatori ambientali Istat: nel 2010 boom del fotovoltaico sugli edifici comunali
L'analisi annuale dell'Istituto di statistica sui comuni capoluogo rivela una crescita significativa delle installazioni di moduli fotovoltaici sui tetti degli edifici comunali: +114% rispetto al 2009. Aumenta, ma più gradualmente, anche l'interesse per il solare termico e il teleriscaldamento. Crescono, infine, i consumi di gas per uso domestico, con +4,7% in dodici mesi
27 July, 2011
Aumenta il feeling delle amministrazioni comunali con l'energia fotovoltaica. Lo rivela l'Istat, che ha appena pubblicato gli Indicatori ambientali urbani relativi al 2010 (vedi allegato). Secondo i dati dell'Istituto nazionale di statistica, riferiti ai 110 capoluoghi di provincia, l'anno scorso la potenza media installata sugli edifici comunali è infatti giunta a 1,1 kW per mille abitanti, facendo registrare un aumento del 114,9% rispetto al 2009. Nell'arco di tempo a cui si riferiscono gli indicatori, inoltre, sono stati ben 82 i comuni capoluogo di provincia che hanno avviato progetti legati all'energia solare, come quello, citato dall'Istat, realizzato a Pesaro, dove un parcheggio è stato attrezzato con una copertura fotovoltaica in grado di soddisfare il fabbisogno energetico annuo di circa mille famiglie. Un grosso passo avanti, rileva l'Istituto, rispetto a soli dieci anni fa, quando la potenza degli impianti fotovoltaici installata sugli edifici comunali risultava praticamente nulla, con un solo comune che dichiarava di utilizzare pannelli solari sui propri edifici.
Ancora un po' in ritardo, invece, l'adozione del Pec (Piano energetico comunale), che dovrebbe essere inserito obbligatoriamente all'interno del Piano regolatore generale da tutti i comuni con più di 50mila abitanti, ma alla fine dell'anno scorso risultava esistente solo in 44 capoluoghi (26 al nord, 8 al centro e 10 al sud). In particolare, nel 2010 la situazione è rimasta sostanzialmente invariata rispetto all'anno precedente, dal momento che risulta approvato solo il nuovo Pec di Genova. Va leggermente meglio, invece, sul fronte del teleriscaldamento, oggetto di sperimentazioni in 31 città (a fronte delle 29 dell'anno precedente e delle 11 nel 2000). Bene anche il solare termico, che ha fatto registrare una crescita del 16,9% rispetto al 2009. I metri quadri per abitante installati sugli edifici comunali hanno infatti raggiunto quota 0,8 (nel 2000 erano appena 0,01). in aumento anche il numero di comuni capoluogo che dichiara di utilizzare questa tecnologia, che nel 2010 ha raggiunto il numero di 67, a fronte degli appena 3 di dieci anni fa.
Meno positive, infine, le notizie relative ai consumi energetici per uso domestico. Secondo gli Indicatori ambientali urbani Istat, infatti, l'energia elettrica utilizzata nelle case degli italiani nel 2010 è calata solo dello 0,3% rispetto all'anno precedente, e diverse grandi città (Roma, Bologna, Firenze, Bari) restano ancora a valori superiori alla media nazionale. La lievissima flessione della spesa elettrica, inoltre, è bilanciata dall'aumento significativo dei consumi pro capite di gas per il riscaldamento e gli altri usi casalinghi, saliti del 4,7% rispetto al 2009. Il consumo per abitante di gas metano, in particolare, è aumentato di quasi 20 metri cubi, forse a causa delle temperature più rigide registrate nell'inverno del 2010 rispetto a quello precedente.