Rinnovabili, reti ed efficienza: Confindustria chiede con urgenza un Piano energetico
In un'audizione al Senato, il direttore generale dell'associazione degli industriali chiede al governo di varare al più presto un Piano nazionale in materia di energia. Tra le richieste di Confindustria, certezza normativa in materia di rinnovabili, più incentivi per l'efficienza e investimenti sulla rete infrastrutturale
27 July, 2011
Un Piano energetico nazionale che ponga fine alla «grave incertezza normativa sulle rinnovabili». Lo ha chiesto, con urgenza, la Confindustria, in occasione di un'audizione alla commissione Industria del Senato del direttore generale Giampaolo Galli. Secondo l'associazione degli industriali, infatti, all'Italia manca ancora un quadro normativo chiaro ed efficace per facilitare gli investimenti urgenti in materia di reti, gasdotti e rigassificatori, ma soprattutto di fonti rinnovabili e risparmio energetico. «Nonostante gli ambiziosi obiettivi europei al 2020 – ha dichiarato Galli - l'Italia sconta una grave incertezza normativa che ha determinato per alcune tecnologie lo stallo degli investimenti».
A cominciare dal comparto delle rinnovabili, che ancora attende l'emanazione, con scadenze diverse, di ben ventuno decreti in base al D.lgs. 28/2011, il cosiddetto “decreto Romani”. Secondo il direttore generale di Confindustria, dunque, non c'è tempo da perdere, anche per quanto riguarda l'efficienza energetica. Un settore che per gli industriali potrebbe creare 1,5 milioni di posti di lavoro, con un aumento annuo del Pil dello 0,4% fino al 2020. «L'efficienza energetica – ha precisato Galli - è lo strumento principale per conseguire gli obiettivi vincolanti previsti per la riduzione dei livelli di Co2».
Oltre a definire con chiarezza i meccanismi incentivanti per rinnovabili ed efficienza, senza abolire i sussidi in vigore in questo momento, il Piano energetico auspicato dalla Confindustria dovrebbe affrontare la programmazione di lungo periodo. Secondo Galli, infatti è necessario «un programma di medio-lungo periodo, essenziale per avere un quadro si riferimento normativo stabile nel tempo». Decisivo, infine, che il nuovo Piano punti allo sviluppo delle reti energetiche. «È essenziale sviluppare ulteriormente le infrastrutture di rete - ha concluso l'industriale – perché è il modo più efficace per contenere i costi, aumentare la sicurezza del sistema e favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili».