Regione Puglia: via libera Autorizzazione integrata ambientale per impianti Enel Brindisi e Edipower
Per il comune di Brindisi e la Regione Puglia si è subordinato il proprio parere positivo al raggiungimento di alcuni obiettivi (-25% di CO2 in 10 anni). La Provincia di Brindisi ha espresso parere non favorevole per Edipower (mentre Cerano è ok). Deluso invece il comitato: “No al Carbone”
28 July, 2011
Regione Puglia, Nicastro: subordinato il proprio parere positivo alla piena applicazione di quanto previsto dal PEAR
L’assessorato all’Ambiente ha comunicato che martedì 26 luglio la giunta regionale ha approvato i propri pareri in merito alle centrali termoelettriche Enel ed Edipower di Brindisi, nell'ambito del procedimento per il rilascio dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, condotto dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Si conclude così un lungo iter, iniziato nel 2008, che ha visto la Regione impegnata, attraverso i propri tecnici, nell'ambito della commissione nazionale IPPC che ha valutato l'applicazione delle Migliori Tecnologie Disponibili alle centrali di Brindisi. Il Parere Istruttorio licenziato dalla suddetta Commissione Nazionale, ha imposto alle aziende in questione limiti alle emissioni in atmosfera ed agli scarichi idrici più stringenti di quelli previsti dalla normativa nazionale, e precedentemente vigenti, ed in linea con la normativa europea e le migliori prestazioni ottenibili con l'applicazione delle BAT (Best Available Tecniques). Per quanto attiene la centrale termoelettrica "Federico II" dell'Enel, è stata inoltre imposta la copertura del relativo parco carbone entro un termine certo, nel rispetto di quanto previsto nei progetti già approvati. La Regione ha inoltre subordinato il proprio parere positivo alla piena applicazione di quanto previsto dal PEAR (Piano Energetico Ambientale Regionale) in merito alla riduzione di CO2 (riduzione del 25% di gas serra in un orizzonte temporale di 10 anni). “Si conferma ancora una volta – ha dichiarato l’assessore Lorenzo Nicastro - con specifico riferimento alla città di Brindisi, l'impegno dell'Assessorato Regionale alla Qualità dell'Ambiente a difesa della salute dei cittadini pugliesi ed a tutela dell'ambiente e dell'ecosistema”.
Per la Provincia, Edipower parere non favorevole. Cerano ok
Il Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese ha partecipato alla conferenza di servizi decisoria riguardante il rilascio dell’A.I.A. alle società Enel ed Edipower per le centrali termoelettriche che insistono nel territorio brindisino.
Per quanto riguarda la centrale di Cerano dell’Enel la Provincia ha espresso parere favorevole condizionato dalla firma di una convenzione con gli enti locali e dalla realizzazione di opere finalizzate alla ulteriore diminuzione dell’impatto ambientale.
In riferimento alla centrale Brindisi Nord di Edipower, invece, la Provincia ha espresso parere non favorevole sulla base degli elementi tecnici disponibili e della mancata volontà da parte della stessa Azienda di giungere alla sottoscrizione di una apposita convenzione per disciplinare tempi e modalità di funzionamento degli impianti e investimenti per rendere compatibile la centrale con il territorio dal punto di vista ambientale.
In conclusione dei lavori della conferenza di servizi, però, sulla base delle dichiarazioni dei dirigenti dell’Edipower, si è ritenuto di rinviare una decisione conclusiva ad una prossima conferenza di servizi che sarà convocata entro la metà di settembre.
“Il nostro principale obiettivo – ha affermato il Presidente Massimo Ferrarese – resta quello di assicurare il totale rispetto delle normative in campo ambientale e di giungere anche ad ulteriori riduzioni in riferimento alle emissioni in atmosfera. Per far questo abbiamo chiesto ed ottenuto da Enel impegni precisi in termini di nuovi cospicui investimenti. Impegni che dovranno essere codificati chiaramente all’interno di una apposita convenzione.
Non abbiamo riscontrato sino ad ora la stessa disponibilità da parte di Edipower e quindi abbiamo espresso parere contrario. Del resto, non potevamo porre in essere due pesi e due misure e quindi adesso l’azienda avrà modo, nel tempo che gli è stato concesso, di individuare soluzioni che rispondono alle nostre aspettative”.
Comune di Brindisi: la costruzione del carbonile non più facoltà ma obbligo
Il Vice Sindaco del comune di Brindisi Mauro D’Attis, presente ai lavori, ha affermato: "L'A.I.A. rappresenta un passo in avanti perché già dai prossimi mesi ci sarà un abbattimento delle emissioni del 20% con successive e ulteriori riduzioni. Con l'A.I.A., inoltre, vengono prescritti ad Enel una serie di impegni tra cui la costruzione del carbonile che a questo punto non è una facoltà ma un obbligo.
Ora il dibattito deve trasferirsi sul rapporto di convenzione che Enel deve avere con il territorio. E solo da ora, dopo il rilascio dell'A.I.A., come ampiamente dichiarato più volte dal Sindaco Mennitti, abbiamo chiara la condizione e quindi non ci potrà essere confusione tra quello che Enel dovrà fare obbligatoriamente e ciò che il territorio richiede in aggiunta con la proposta di convenzione.
Spetta al dibattito sul territorio, pertanto, far valere le ulteriori ragioni per andare oltre l'A.I.A. in termini di garanzie ambientali e di occasioni di sviluppo per l’economia cittadina".
La delusione del comitato: “No al Carbone”
Apprendiamo dalle note di stampa e dalle dichiarazioni del Presidente Ferrarese e del Vice Sindaco D’Attis che nella conferenza dei servizi decisoria si è dato il via libera all’Enel per l’AIA per la centrale di Cerano.
Come movimento No al Carbone siamo ancora una volta delusi e profondamente contrariati dalla modalità assolutamente passiva e evidentemente accondiscendente nei confronti dell’Enel tenuta dalle istituzioni locali Regione, Provincia e Comune sui tavoli per l’AIA e le Convenzioni.
In questi anni le istituzioni non hanno voluto obbligare l’Enel ad una trattativa seria per le convenzioni, con le quali ottenere una forte riduzione del carbone e misure compensative economiche per la città.
Hanno aspettato l’arrivo dell’Autorizzazione senza far pesare su quel tavolo le ragioni di una intera comunità. Hanno ottenuto che con questa autorizzazione l’Enel abbia ora effettivamente una posizione rafforzata sul tavolo delle convenzioni, per poter dire accontentiamoci di quel che otterremo.
Ma ancora più paradossale appare la vicenda legata all’AIA per la centrale Edipower. Il Presidente Ferrarese dichiara infatti che hanno chiesto una proroga di istruttoria perché se si fosse deciso ieri la centrale non avrebbe ottenuto le autorizzazioni.
Ma chiediamo e ci chiediamo ma non si era detto che quella centrale a carbone a Costa Morena doveva trasformarsi a gas o chiudere? Non era stato approvato un documento in consiglio provinciale che chiedeva ciò? Allora perché non si è preso atto della insostenibilità della centrale Edipower e avviata la sua chiusura subordinando l’AIA all’Enel con l’assunzione dei lavoratori dell’Edipower?
Ancora più inquietanti le notizie che giungono dal fronte giudiziario, mentre nei comunicati istituzionali si sbandierano opere di ambientalizzazione per la Centrale di Cerano si viene a concludere l’indagine Poison della guardia di finanza che vede coinvolta l’Enel con numerosi suoi dirigenti per lo smaltimento illegale di rifiuti pericolosi in Calabria provenienti da tre centrali Enel tra cui Cerano.
Si parla di oltre 120 mila tonnellate di fanghi, rifiuti altamente nocivi per la salute, sversati in prossimità di terreni coltivati ad aranceti. Di fronte a tali notizie chiediamo alla magistratura brindisina di intervenire e fare chiarezza sulle modalità con le quali sono stati smaltiti in questi anni i rifiuti speciali della Centrale di Cerano . Si accertino le responsabilità. Si faccia sapere alla cittadinanza dove sono stati smaltiti le ceneri , i fanghi ed ogni altro tipo di rifiuto prodotto da Cerano.
Di fronte a tale situazione riteniamo sempre più urgente e necessaria una forte riduzione del consumo del carbone e una riconversione a gas della centrale di Cerano evidentemente sempre più incompatibile non solo sul fronte ambientale e sanitario con il nostro territorio.